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CASANDRINO. Rapina in una nota pizzeria finisce in sparatoria: ferito il proprietario

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CASANDRINO: rapina una pizzeria e spara per coprirsi la fuga. ferisce due persone ma viene bloccato da carabiniere libero dal servizio. In manette 56enne

E’ entrato in una pizzeria di Via Paolo Borsellino a Casandrino, arma in pugno, e ha portato via i contanti che erano in cassa. Uno dei proprietari ha provato a fermarlo e si è beccato un colpo di pistola di striscio alla mano.

Il rapinatore è fuggito e per coprirsi la ritirata ha esploso altri colpi contro il proprietario che lo ha inseguito. I proiettili hanno danneggiato un’auto in sosta e un contatore del gas di un’abitazione. Un altro colpo è stato esploso e ha ferito di striscio anche un altro dipendente della pizzeria che si era messo sulle sue tracce.

Vincenzo Marrazzo, 56enne del posto e già noto alle forze dell’ordine, ha terminato la sua rocambolesca fuga quando un carabiniere libero dal servizio, allertando prima il 112, lo ha bloccato. E’ così finito in manette, arrestato dai carabinieri della sezione radiomobile di Giugliano, intervenuti pochi istanti dopo.

Sequestrata la pistola, una semiautomatica cal. 9x21mm con matricola abrasa e 4 colpi ancora nel serbatoio. Recuperata la somma sottratta all’attività commerciale, circa 330 euro. Marrazzo dovrà rispondere di rapina aggravata e tentato omicidio.

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Casandrino (Na), 42enne vuole i soldi della droga dalla madre che si rifiuta e lui tenta di accoltellarla: arrestato

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I carabinieri della sezione radiomobile di Caivano hanno arrestato per tentata estorsione, rapina e lesioni un 42enne di Casandrino già noto alle forze dell’ordine. Ha preteso da lei denaro, verosimilmente destinato all’acquisto di stupefacenti.

Il 42enne ha incassato il rifiuto della madre aggredendola e raccogliendo un coltello da cucina. Poi avrebbe tentato di colpirla.

La vittima è scappata e si è rifugiata nell’appartamento dei vicini. I carabinieri sono arrivati poco dopo, allertati dal 112.

Il 42enne è stato disarmato ed è finito in manette. E’ ora in carcere, in attesa di giudizio.

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Casandrino: Sequestri dei carabinieri nella settimana dell’anti-contraffazione.

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Un giro d’affari che vale miliardi per la criminalità organizzata e che purtroppo costa – mai come in questo periodo di crisi – diverse centinaia di posti di lavoro. Nella settimana dell’anti-contraffazione, con la sua settima edizione promossa dal Ministero dello sviluppo economico, i Carabinieri della compagnia di Caivano hanno inferto un duro colpo al mercato nero dell’illegalità.

A Casandrino i Carabinieri della stazione di Grumo Nevano sono intervenuti, allertati dal 112, in un centro di smistamento spedizioni postali. Alcuni pacchi erano sospetti e bisognava controllarli. 17 i “colli” rinvenuti e sequestrati destinati a diversi indirizzi di Napoli e provincia con all’interno molti capi di abbigliamento contraffatti.

76 paia di scarpe di diverse firme e marche ma anche tute alla moda, pantaloni e giacche. Sequestrata anche diverse buste “firmate” verosimilmente utilizzate per custodire il capo d’abbigliamento falso da vendere o regalare. Un campionario del falso che avrebbe fruttato diverse migliaia di euro.

Indagini in corso da parte dei militari dell’arma su questo giro d’affari e secondo sequestro avvenuto in queste ore nello stesso centro di smistamento. Preziosa la collaborazione dei responsabili della filiale di spedizione della DHL che hanno consentito di recuperare altra merce contraffatta.

8 le spedizioni sospette e controllate. Altre 26 paia di scarpe delle più note firme della moda e altre tute che in questo periodo sono tanto in voga tra i giovani consumatori. Le indagini proseguono e tra le ipotesi investigative dei Carabinieri anche il commercio on-line.

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Grumo Nevano e Casandrino: Dispersione scolastica, carabinieri denunciano 40 genitori per 20 ragazzi

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I carabinieri della Stazione di Grumo Nevano hanno effettuato dei controlli volti al contrasto del fenomeno della “dispersione scolastica” ed hanno denunciato all’Autorità giudiziaria 40 persone residenti tra i comuni di Grumo Nevano e Casandrino che, in qualità di genitori di 20 ragazzi minorenni, si sono resi responsabili di inosservanza dell’obbligo dell’istruzione dei figli minori.

Dagli accertamenti effettuati presso gli istituti comprensivi “Pascoli”, “Cirillo”, “Marconi” e “Torricelli” i Carabinieri hanno constato con la collaborazione dei dirigenti scolastici e degli assistenti sociali del Comune che i 20 ragazzi, nonostante fossero iscritti in quelle scuole dallo scorso settembre 2021, non avevano rispettato l’obbligo di frequenza. Qualcuno ha un tasso di assenza superiore al 90% mentre altri non hanno mai frequentato.

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