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Cronaca

Giuseppe Cantalupo, paziente morto Cardarelli. La figlia: “Il video un colpo al cuore, vogliamo giustizia””

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Le immagini di Giuseppe Cantalupo, l’84enne morto al Cardarelli, hanno creato un’indignazione da parte del popolo campano e non solo. La salma è finita sotto sequestro a seguito della denuncia della figlia Patrizia e del genero Maurizio che in un’intervista al Mattino hanno manifestato il loro stato d’animo. “Il video ci ha ferito come un colpo al cuore ma senza quelle immagini, non avremmo saputo la verità”.

“Le sue condizioni non erano critiche e non presentava sintomi, ad eccezione della saturazione che progressivamente peggiorava”, ha spiegato Maurizio.” “Giuseppe, ex fumatore, soffriva di bronchite cronica e la necessità di assisterlo a livello respiratorio, ci ha spinto a chiamare l’ambulanza. Il 10 novembre a casa dell’84enne giunge l’equipe del 118 che lo segue scrupolosamente, somministrandogli per tre ore l’ossigenoterapia in casa”. Poi l’ospedale. “Troppi pazienti sono abbandonati e finché si può è meglio assistere i propri cari a casa”.

Le telefonate prima del decesso. La prima da parte dell’ospedale ci è giunta il giorno dopo il ricovero, intorno alle 12.45 per comunicarci le condizioni di Giuseppe definite stazionarie. La dottoressa aveva riferito che la notte era trascorsa bene e che gli era stata somministrata l’ossigenoterapia ed eseguita una tac polmonare. Era stata molto gentile, rassicurandoci che avrebbe salutato Giuseppe da parte nostra  ma poche ore dopo, alle 15 ci hanno comunicato la morte”.

Le motivazioni date loro dall’ospedale.Era morto nel suo lettino e che, purtroppo, questo virus può comportare improvvisi aggravamenti. E’ stata fornita una mail da inviare al reparto di medicina legale, per sapere cosa fare e come recuperare la salma. Ci è stata detta una bugia. L’ospedale, non ci ha comunicato che mio padre era morto nel bagno, a terra e solo, ma hanno precisato che era deceduto nel suo letto. Quello che ferisce di più non è solo la perdita di un caro ma il trattamento disumano riservato ai familiari”.

La denuncia. Ci hanno chiamato dalla polizia chiedendo se volevamo sporgere denuncia, comunicandoci che, forse, sarebbe stata sequestrata la salma, ma non riuscivamo a capire il perché”, successivamente la polizia fa vedere a loro le immagini. “E’ stato allora che abbiamo recuperato il video e scoperto la verità. Vogliamo giustizia e trasparenza su ciò che è accaduto”. 

Cronaca

19enne uccide il padre davanti alla madre per difenderla

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Nel corso della nottata, i Carabinieri di Trento sono intervenuti in un appartamento di Mezzolombardo ove un uomo, 46enne bosniaco, era stato accoltellato mortalmente dal figlio di 19 anni.

Sembrerebbe che il ragazzo,  Bojan Panic, sia intervenuto per difendere la propria madre che in quel frangente stava subendo un’aggressione da parte del marito, Simeun Panic

Il ragazzo, rimasto sul posto, è stato arrestato nella flagranza del reato di omicidio.

Sono in corso accertamenti a cura del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale coordinati dal pm di Trento per ricostruire l’esatta dinamica dell’evento e meglio delineare il contesto. La madre deve essere sentita. 

La famiglia, di origine bosniaca, era arrivata in Italia da molti anni, quando il Bojan era ancora un bambino. Prima di trasferirsi a Mezzolombardo vivevano a Lavis, in Trentino.

All’Arma non risultano denunce per maltrattamenti.


(fonte: Ansa)

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Cronaca

Napoli, scoperte telecamere per spiare i clienti in un B&b: attività sospesa per 60 giorni

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Il Questore di Napoli, Maurizio Agricola, su proposta del Commissariato Vomero, ha disposto la sospensione per 60 giorni dell’attività di locazione turistica pura nei confronti di una struttura ricettiva in zona Arenella.

In particolare, il 14 marzo scorso, gli agenti del locale commissariato erano intervenuti presso la struttura in questione poiché una coppia aveva segnalato la presenza di due telecamere occultate nella stanza in cui era ospite.

Giunti sul posto, i poliziotti avevano riscontrato la presenza delle 2 microcamere funzionanti sia nel bagno che nella camera da letto. In quella circostanza, gli operatori avevano denunciato il proprietario per diffusione di riprese e registrazioni fraudolente. Il provvedimento è dunque finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini.

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Cronaca

Tamponamento a via Marina: automobilisti coinvolti soccorsi da Francesco Emilio Borrelli

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Incidente intorno alle 14.00 di oggi all’esterno della sede Regionale di Palazzo Armieri a via Marina pochi metri dopo lo svincolo di via Duomo in direzione centro città.

Fortunatamente solo danni alle vetture e qualche escoriazione per gli automobilisti coinvolti; situazione che ha comunque necessitato dell’intervento dei soccorsi sanitari arrivati sul posto circa mezz’ora dopo.

Soccorritore d’eccezione, il deputato Francesco Emilio Borrelli che si trovava casualmente sul posto mentre era intento a documentare alcuni fenomeni di degrado urbano nell’area circostante. Subito dopo il tamponamento a catena Borrelli è intervenuto in soccorso di una delle vittime coinvolte nell’incidente chiamando i soccorsi.

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