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Cronaca

Infermiera di Castellammare si sfoga: “Chi non vede non crede. Il Covid esiste ed è subdolo”

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Una infermiera di Castellammare di Stabia, attraverso il proprio profilo ufficiale Facebook, ha scritto un lungo post che in poco tempo è diventato virare. Una lettera scritta a cuore aperto contro i negazionisti del Coronavirus e contro chi non crede a questa emergenza che sta colpendo l’Italia.

“Non scrivo questo post per dirvi ancora quanta paura si prova a stare in quei reparti, né per ripetervi quanto fanno male i dispositivi di protezione o ricevere compassione. Noi non siamo super eroi, se avessimo avuto i super poteri avremmo messo fine a tutta questa sofferenza da tempo” , si legge nella lettera di Martina.

Poi prosegue. “Non abbiate compassione per noi che stiamo combattendo questa guerra da soli, in quelle quattro mura. Contro cosa? Un qualcosa che non riusciamo a sconfiggere. Voglio, però, che abbiate compassione per tutte quelle persone che si trovano in quei letti, con delle cavolo di mascherine in faccia, collegate a macchinari per riuscire a respirare. Chi non vede non crede. Vi farei guardare gli occhi, che mi spaccano il cuore in mille pezzi, di chi ha paura di non farcela. Gli occhi che piangono dietro quelle maschere. Vi farei guardare i volti sfregiati dalle maschere troppo strette , stringere quelle mani e farvi provare tutto quello che provo mentre sussurrano ‘aiutami ti prego’, ‘quanto mi rimane?’, ‘preferisco morire’”.

Infine conclude. “Più di tutto vi farei provare l’impotenza. Perché ad un certo punto nessun tentativo vale più, non funziona più nulla e rimaniamo lì ad aspettare la fine, prendendocene cura fino all’ultimo battito e respiro. Vorrei provaste compassione per le famiglie che vorrebbero rivedere, anche solo per un secondo, il proprio caro. Potrebbe trovarsi vostro padre, vostra madre, vostro fratello, vostro nonno o un caro amico proprio lì al loro posto. Il Covid non aspetta, arriva e stravolge. Esiste davvero ed è subdolo” .

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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