Dopo il danno anche la beffa, verrebbe da dire. Se solo non fossimo in un perido storico già abbastanza “delicato” e da ridere resta ben poco.
Il Ministero della Salute ha infatti annunciato con un “avviso urgente di sicurezza per fornitori e clienti” relativo al funzionamento dei ventilatori polmonari dell’azienda Aeonmed modello VG70, lo stesso modello dei 72 ventilatori comprati dalla Regione Campania per i Covid Center, la presenza di un bug e pertanto la necessità di un collaudo.
Sono questi gli stessi ventilatori che non superarono il collaudo già lo scorso mese di settembre, perché i software di interfaccia degli apparecchi erano solo in lingua tedesca. Dopo la bocciatura da parte della Hospital Counsalting, che per conto della Asl Napoli 1 collauda le apparecchiature elettromedicali, arriva ora l’avviso di sicurezza da parte del Ministero della Salute.
Alcuni di questi dispositivi presentano un bug sul calcolo dell’anidride carbonica che viene riportato sul display dello strumento come punto di saturazione dell’ossigeno. Tecnicamente, avvisa il Ministero: “la CO2 è indicata come SP02 sui limiti di allarme sul display“.
Si tratta di un bug dell’apparecchio che è stato rilevato all’ospedale Ludwig Maximilians University di Monaco in Germania. L’avviso, emesso ad agosto e notificato il 9 ottobre, è pubblicato sul sito del Ministero ed è destinato agli ingegneri di Aeonmed per migliorare i prodotti successivi.
Se dovessero essere gli stessi numeri di serie di quelli acquistati dalla Campania, per correggere il bug bisognerà contattare la Aeonmed, il colosso cinese che produce i VG70 che dall’inizio della pandemia sono stati venduti in tutto il mondo per supportare i reparti di terapia intensiva degli ospedali. I tecnici cinesi provvederanno ad aggiornare i software.
La Aeonmed, secondo la nota del Ministero, si impegna ad aggiornare i sistemi entro il 30 marzo 2021, ovvero tra 5 mesi. Secondo l’avviso: “le prestazioni, la sicurezza e l’uso clinico del dispositivo” non sono pregiudicate, ma i software dovranno essere aggiornati.
I ventilatori giacciono così inutilizzati e l’assenza di personale li rende di fatto non attivabili. Ora, il bug che ha colpito gli Aeonmed VG70, rallenterà ulteriormente il loro utilizzo.