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I ventilatori polmonari acquistati dalla Campania saranno inutilizzabili fino a marzo 2021

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Dopo il danno anche la beffa, verrebbe da dire. Se solo non fossimo in un perido storico già abbastanza “delicato” e da ridere resta ben poco.

Il Ministero della Salute ha infatti annunciato con un “avviso urgente di sicurezza per fornitori e clienti” relativo al funzionamento dei ventilatori polmonari dell’azienda Aeonmed modello VG70, lo stesso modello dei 72 ventilatori comprati dalla Regione Campania per i Covid Center, la presenza di un bug e pertanto la necessità di un collaudo.

Sono questi gli stessi ventilatori che non superarono il collaudo già lo scorso mese di settembre, perché i software di interfaccia degli apparecchi erano solo in lingua tedesca. Dopo la bocciatura da parte della Hospital Counsalting, che per conto della Asl Napoli 1 collauda le apparecchiature elettromedicali, arriva ora l’avviso di sicurezza da parte del Ministero della Salute.

Alcuni di questi dispositivi presentano un bug sul calcolo dell’anidride carbonica che viene riportato sul display dello strumento come punto di saturazione dell’ossigeno. Tecnicamente, avvisa il Ministero: “la CO2 è indicata come SP02 sui limiti di allarme sul display“.

Si tratta di un bug dell’apparecchio che è stato rilevato all’ospedale Ludwig Maximilians University di Monaco in Germania. L’avviso, emesso ad agosto e notificato il 9 ottobre, è pubblicato sul sito del Ministero ed è destinato agli ingegneri di Aeonmed per migliorare i prodotti successivi.

Se dovessero essere gli stessi numeri di serie di quelli acquistati dalla Campania, per correggere il bug bisognerà contattare la Aeonmed, il colosso cinese che produce i VG70 che dall’inizio della pandemia sono stati venduti in tutto il mondo per supportare i reparti di terapia intensiva degli ospedali. I tecnici cinesi provvederanno ad aggiornare i software.

La Aeonmed, secondo la nota del Ministero, si impegna ad aggiornare i sistemi entro il 30 marzo 2021, ovvero tra 5 mesi. Secondo l’avviso: “le prestazioni, la sicurezza e l’uso clinico del dispositivo” non sono pregiudicate, ma i software dovranno essere aggiornati.

I ventilatori giacciono così inutilizzati e l’assenza di personale li rende di fatto non attivabili. Ora, il bug che ha colpito gli Aeonmed VG70, rallenterà ulteriormente il loro utilizzo.

 

 

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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