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Cronaca

Campania, appello Medici di Base: “Situazione critica, serve zona rossa”

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Luigi Sparano, segretario provinciale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) della provincia campana, in un’intervista all’Adnkronos Salute, ha chiesto misure drastiche per la regione Campania.

La zona rossa in Campania è necessaria. Anche per un periodo non lungo. Serve bloccare tutto per frenare il contagio da Covid-19 che sta galoppando. I numeri stanno mettendo in difficoltà tutti i sistemi: territoriale, d’emergenza, ospedaliero. Basterebbe fermare tutto almeno per 15 giorni”.

Sparano continua. “I numeri stanno aumentando enormemente nella Regione ed è questo a mettere in crisi il sistema dell’assistenza. Il problema non è legato all’inefficienza degli operatori ma all’aumento dei casi che mettono in crisi ogni tipo di organizzazione. Bloccare tutto, anche se per poco, aiuterebbe a ridurre ‘l’onda d’urto continua’ che sta esponendo tutti l contagio. I medici in particolare, con il rischio di ridurre ancora di più il personale dedicato all’assistenza. Sarebbe prudente chiudere almeno per due settimane”. 

Situazione particolare per i medici di famiglia. Oggi a Sant’Antimo la scomparsa di uno di loro proprio a causa del Covid. E i medici contagiati continuano ad aumentare. “Una quadro in rapida evoluzione. E parliamo di numeri limitati alla sola provincia di Napoli. Ho avuto solo ieri 4 segnalazioni d nuovi contagi e, questa mattina, un caso sospetto di un collega con febbre. La situazione è davvero difficile”. 

La categoria ha un’esposizione elevatissima. “I numeri in Campania galoppano  e lo scenario della nostra categoria è complicato. Quello di cui si parla poco è il numero di pazienti gestiti a domicilio. Un medico di famiglia, in questo momento, non segue meno di 7 pazienti in sorveglianza domiciliare. Ciò che sta generando il cortocircuito è l’aumento dei numeri. Non c’è un’inadempienza delle parti. Quattro contagiati tra i nostri medici in un giorno impressiona”.

“non lavoriamo in reparti protetti. Non c’è la misurazione della febbre all’ingresso degli studi o una selezione come in ospedale. Abbiamo una pressione fortissima dei pazienti, dobbiamo rispondere ad almeno 200 contatti al giorno. Abbiamo ridotto i contatti fisici che però non possono essere eliminati, perché alcuni pazienti necessitano di un monitoraggio a domicilio. Siamo esposti perché non abbiamo percorsi di protezione e i dispositivi individuali non sempre sono sufficienti. Quindi, benché si adottino misure di sicurezza, è praticamente impossibile impedire l’avvicinamento ad un luogo come quello di nostri studi nei quali si entra senza obbligo di tampone”, conclude il referente della Federazione.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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