Venerdì 30 ottobre si è verificato un terremoto nel Mar Egeo, tra la Turchia e la Grecia.
La scossa principale, di magnitudo 6.6, ha innescato un piccolo tsunami. Sono poi seguite almeno altre 196 scosse di assestamento, delle quali oltre una ventina di magnitudo superiore a 4 e una di grado 5.1.
La Protezione Civile è ancora al lavoro per cercare le persone sotto le macerie ed infatti ora dopo ora si aggrava ancora il bilancio in particolare nella provincia di Smirne in Turchia, dove si sono registrati 83 decessi e 962 feriti, di cui 219 ricoverati in ospedale.
A seguito dei controlli di sicurezza le autorità hanno infine stabilito che 58 palazzi sono a rischio crollo e devono essere abbattuti con urgenza. Altri 397 edifici hanno invece subito danni lievi e 66 danni di media entità.