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Cronaca

Coronavirus, ospedali quasi pieni in Campania: le parole del Direttore del Cotugno

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Nell’ultima settimana c’è stato un incredibile aumento di casi in Campania, che ha portato il Presidente De Luca a sospendere le attività didattiche in presenza e a dare una stretta alla movida (leggi qui l’ordinanza).

Le misure restrittive adottate, nonostante le tantissime critiche, hanno trovato l’approvazione degli ospedali napoletani, impegnati in prima linea in questa seconda ondata di Coronavirus.

I ricoverati con sintomi sono 817 su 840 posti in degenza, in terapia intensiva si trovano ricoverate 75 persone su 110 posti disponibili e 14.798 in isolamento domiciliare: questi i numeri diffusi oggi nel bollettino regionale.

Il Direttore Generale dell’Azienda dei Colli Maurizio Di Mauro, in occasione del Premio Sepe, ha così commentato la situazione che stiamo vivendo:

C’è stato un incremento così veloce del numero dei contagiati che ci ha preso un pò tutti alla sprovvista. Fondamentalmente pensavamo al fenomeno del rientro, dell’importazione del virus, ma poi interi nuclei familiari si sono contagiati.

Ciononostante in questo momento abbiamo una rete regionale che ci consente di essere abbastanza tranquilli. Ma dobbiamo pensare al peggio e creare le condizioni favorevoli per cui ci siano posti di terapia intensiva disponibili in tutta la regione per immaginare una situazione più drammatica. 

La programmazione regionale per l’aumento dei posti letto da destinare a pazienti covid positivi, è partita subito con tre Fasi, A, B e C.

Condivido pienamente la posizione del Presidente De Luca, penso che queste restrizioni siano fondamentali. Abbiamo il problema della facilità del contagio di questo virus. Tanti asintomatici che circolano tra di noi, questa diffusione del contagio che purtroppo ha innalzato anche la media dell’età delle persone che vengono contagiate, generando anche patologie abbastanza serie. Tanto è vero che nei nostri ospedali abbiamo purtroppo pazienti intubati in sub intensiva e altri pazienti con criticità. La polmonite interstiziale, quelli che sono ricoverati, ce l’hanno quasi tutti“.

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Cronaca

Donna si sente male dopo aver mangiato i biscotti del figlio: arrestato 17enne

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Ha dell’incredibile quanto avvenuto a San Vito Lo Capo, nel Trapanese, dove una donna è stata portata d’urgenza al Pronto Soccorso per aver ingerito due biscotti preparati con sostanze stupefacenti.

In particolare la donna avrebbe accusato forti dolori allo stomaco, che l’avrebbero costretta a richiedere l’intervento di un’ambulanza. Pertanto il responsabile di tali scompensi è stato il figlio 17enne, arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio.

Infatti i carabinieri, durante alcuni controlli effettuati a casa del ragazzo, hanno rinvenuto 750 grammi di hashish, 40 dosi di ketamina, 220 grammi di marijuana, oltre 2mila euro in contanti e vari sacchetti di biscotti stupefacenti appena sfornati.

Intanto il giovane è stato sottoposto alla misura alternativa del collocamento in comunità di recupero, mentre sembra che la madre non sia in pericolo di vita.

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Cronaca

Orrore in casa, mamma costringe la figlia a fare sesso telefonico con il suo amante

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La storia che vi stiamo per raccontare ha contorni orribili, visto che riguarda una ragazzina di 13 anni costretta dalla madre a fare sesso telefonico con l’amante.

I fatti risalgono a circa 5 anni fa, quando una 46enne di Lecce ha conosciuto online un 52enne di Milano, usando le foto della figlia. Secondo l’accusa la madre avrebbe reso la figlia una schiava del sesso, obbligandola a soddisfare sia le perversioni dell’uomo che le proprie, dato che era proprio lei a suggerirle cosa dire durante le telefonate, mentre compiva atti di autoerotismo.

In particolare le chiamate avevano orari particolari: la sera tardi o al mattino presto, quando il marito della donna e padre della ragazza dormiva sotto l’effetto dei sonniferi, da lei somministrategli. Inoltre, la donna avrebbe scattato di nascosto foto intime della figlia per poi inviarle al suo amante, che le avrebbe conservate in apposite cartelle sui suoi device, così come le registrazioni delle videochiamate tra lui e la ragazzina. 

Tuttavia, a far emergere la vicenda è stata una compagna di scuola della ragazzina, la cui testimonianza ha fatto scattare le indagini che hanno portato all’arresto dei due lo scorso maggio, con l’emissione del decreto di giudizio immediato.

Pertanto sia la donna che l’uomo sono stati rinviati a giudizio dal Gip di Lecce, e saranno giudicati con rito abbreviato il prossimo 23 ottobre per i reati di maltrattamenti aggravati in famiglia, lui di stalking aggravato, entrambi di pornografia minorile in concorso e tentata violenza sessuale.

Padre e figlia invece, costituitisi quali parti civili, hanno chiesto un risarcimento di un milione di euro.

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Cronaca

Blitz della GdF, sequestro da 19 milioni di euro al boss Gennaro ‘McKay’

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Blitz della Guardia di Finanza di Napoli, che ha inflitto un duro colpo all’ex boss delle ‘Case Celesti’ Gennaro Marino, 55enne soprannominato ‘Mckay’, attualmente detenuto.

In particolare, i militari dell’Arma gli hanno sequestrato beni per 19 milioni di euro intestati a cinque prestanome. I sigilli sono stati apposti su 18 unità immobiliari tra Napoli, Melito, Vitulazio (Ce) e Corigliano Calabro (Cs), e i compendi aziendali di due imprese per la distribuzione di carburanti e la compravendita immobiliare con sede a Napoli ed Arzano.

Le indagini hanno consentito di accertare l’affiliazione del boss prima al clan Di Lauro e poi al gruppo rivale degli ‘Scissionisti’, protagonisti della nota faida che dal 2004 ha insanguinato a Nord di Napoli con decine di morti.

Inoltre gli inquirenti ritengono che egli sia coinvolto in molti omicidi, risalenti alla prima faida di Scampia del 2004. Infatti l’ex boss è detenuto proprio dal 2004 con l’accusa di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, omicidio, tentato omicidio, sequestro di persona, distruzione di cadavere, detenzione e porto illegale di armi da fuoco.

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