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Caserta

Coronavirus, aumentano i positivi in provincia di Caserta: la situazione

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Aumentano i casi in provincia di Caserta. Nella giornata di ieri sono stati accertati 228 nuovi casi positivi, comunicati nella notte, su 1400 tamponi effettuati.

In totale ci sono ora 3.547 casi e 1.413 guariti. Ben sei città hanno oltre cento casi: Aversa (126), Casal di Principe (105), Caserta (103), Marcianise (142), Orta di Atella (112) e San Cipriano d’Aversa (107).

Si è registrato inoltre un decesso, che ha portato il totale a 60 così distribuiti nelle diverse città della provincia: 6 Santa Maria Capua Vetere, 6 Marcianise, 4 Aversa, 2 San Prisco, 6 Mondragone, 1 Caserta, 3 Vitulazio, 2 San Cipriano D’Aversa, 3 Castel Volturno, 1 Roccamonfina, 1 Carinola, 1 Santa Maria a Vico, 1 Orta di Atella, 3 Maddaloni, 1 Teano, 1 Bellona, 2 Casal di Principe, 1 Arienzo, 1 Castel Morrone, 1 San Tammaro, 1 Grazzanise, 1 Villa di Briano, 1 Pietravairano, 1 Cellole, 1 Conca della Campania, 1 Lusciano, 2 San Felice a Cancello, 1 Galluccio, 1 Frignano, 1 Cancello Arnone.

Di seguito l’elenco dei positivi nelle città della provincia di Caserta: Alife 9, Alvignano 1, Arienzo 11, Aversa 126, Bellona 3, Caianello 17, Caiazzo 3, Calvi Risorta 5, Camigliano 1, Cancello Arnone 10, Capodrise 21, Capua 28, Carinaro 4, Carinola 14, Casagiove 17, Casal di Principe 105, Casaluce 30, Casapesenna 23, Casapulla 15, Caserta 103, Castel Campagnano 6, Castel di Sasso 1, Castel Morrone 23, Castel Volturno 88, Cellole 3, Cervino 1, Cesa 28, Curti 9, Dragoni 1, Falciano del Massico 5, Francolise 17, Frignano 31, Gioia Sannitica 6, Grazzanise 6, Gricignano 32, Lusciano 34, Macerata Campania 27, Maddaloni 62, Marcianise 142, Marzano Appio 5, Mignano Montelungo 4, Mondragone 44, Orta di Atella 112, Parete 28, Pastorano 1, Piana di Monte Verna 2, Piedimonte Matese 22, Pietramelara 15, Pignataro Maggiore 12, Pontelatone 5, Portico 15, Recale 6, Riardo 4, Rocca d’Evandro 5, Roccamonfina 10, Ruvaino 1, San Cipriano d’Aversa 107, San Felice a Cancello 33, San Marcellino 41, San Marco Evangelista 19, San Nicola la Strada 41, San Prisco 8, Santa Maria Capua Vetere 53, San Tammaro 4, Santa Maria a Vico 10, Sant’Arpino 62, Sessa Aurunca 13, Sparanise 13, Succivo 27, Teano 28, Teverola 31, Tora e Piccilli 1, Trentola Ducenta 65, Vairano Patenora 5, Valle di Maddaloni 2, Villa di Briano 33, Villa Literno 96, Vitulazio 15.

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Caserta

Frana nel Casertano, dispersi madre e figlio: proseguono le ricerche

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Sono andate avanti per tutta la notte e sono tuttora in corso a Talanico, frazione del comune casertano di San Felice a Cancello, le ricerche da parte dei vigili del fuoco e dei carabinieri con l’uso di cani molecolari, delle due persone, una donna di 74 anni e il figlio di 42, dispersi da ieri pomeriggio dopo essere stati travolti con il loro mezzo tre ruote, un’Apecar, dal fiume di fango e detriti staccatosi dalla collina che sovrasta la frazione.

Il veicolo è stato ritrovato già stanotte in una scarpata, ma non le due persone, probabilmente sbalzate all’esterno dell’abitacolo.

I danni registrati sul territorio sono ingenti.
Nelle operazioni di soccorso sono impegnati anche il nucleo dei vigili del fuoco ‘Gos’, specializzato nei mezzi movimento terra, il nucleo ‘Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto’, il nucleo ‘Speleo alpino fluviale’ ed il nucleo ‘Topografia applicata al soccorso’, specializzato nelle ricerche di persone disperse.
A Talanico è stato inoltre istituito un posto avanzato di comando e sono al lavoro cinque squadre dei vigili del fuoco – due provengono dalla sede centrale del comando, e tre dai distaccamenti di Aversa, di Marcianise e di Piedimonte Matese.

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Caserta

Caserta, tiene la ex segregata in casa e in schiavitù per anni: arrestato 34enne

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La Polizia di Stato di Caserta ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa su richiesta della Procura di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di un 34enne rumeno, pregiudicato per reati contro la persona ed il patrimonio, residente da tempo a Caserta, poiché gravemente indiziato dei delitti di sequestro di persona, riduzione in schiavitù ed estorsione.

L’indagine è partita grazie alla denuncia di una trentaseienne rumena, ex compagna dell’uomo, la quale ha subìto negli anni azioni violente reiterate da parte di quest’ultimo.
Per tali motivi, la donna, nel tentativo di scappare dall’uomo, si era allontanata da Caserta.
Nel settembre 2017, la denunciante ha subìto un vero e proprio sequestro di persona ad opera dell’uomo, che l’ha trascinata nella sua autovettura, intimandole di non gridare e di non attirare l’attenzione. Immediatamente dopo, l’ha condotta, contro la sua volontà, a Curti, dove, almeno fino al marzo 2023, l’ha ridotta in schiavitù.
Nell’arco di questi anni, la donna è stata tenuta segregata all’interno di una stanza, privandola per lunghi periodi di cibo ed acqua, costringendola a rubare e a chiedere l’elemosina.
La stessa è stata costretta a consegnare ai tre fratelli dell’uomo tutti i soldi che racimolava e, ove non ritenuti sufficienti, veniva violentemente picchiata.
In due occasioni, la donna è stata addirittura accoltellata, con cicatrici ancora visibili alla testa.

A fine 2023, la vittima è riuscita a fuggire dal luogo dove era segregata, portando con sé due dei quattro figli minori, trovando rifugio presso l’abitazione di una cognata. Ciononostante, l’ex non si è fermato e le ha intimato – tramite chat social – di consegnargli la cifra di venticinquemila euro. Sicché la donna ha deciso di rivolgersi alla Squadra Mobile della Questura di Caserta, che ha raccolto elementi indizianti e, in virtù delle risultanze investigative svolte, la Procura della Repubblica di Napoli ha chiesto e ottenuto l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’indagato.

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Caserta

Evasione fiscale e fatture false: eseguito sequestro preventivo per 1 milione di euro tra Napoli e Caserta

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Nella mattinata odierna, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta ha eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari reali, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Nola, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di tre soggetti.
Gli stessi, in base agli elementi investigativi finora acquisiti, sono stati ritenuti gravemente indiziati della commissione, a vario titolo, dei reati di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e indebita compensazione di crediti d’imposta.
Pertanto, alla luce dei reati contestati e del quadro probatorio raccolto, il G.I.P. ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta e per equivalente di autoveicoli, immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di circa 1 milione di euro.
Il provvedimento compendia gli esiti di complesse indagini, svolte dalla Compagnia di Marcianise e coordinate dalla Procura della Repubblica di Nola, nel cui ambito è stato possibile accertare i delitti posti in essere dagli indagati. Nello specifico, un imprenditore napoletano, operante nel settore della logistica in Brusciano (NA) e all’interno dell’Interporto Sud Europa di Maddaloni (CE), ha posto in essere, anche per il tramite di suoi prestanome, svariate condotte finalizzate all’evasione delle imposte dirette e sul valore aggiunto.
Più nel dettaglio, lo stesso ometteva il versamento delle imposte attraverso la compensazione delle stesse con crediti inesistenti. Per il medesimo scopo, l’imprenditore in parola si avvaleva di società cartiere al fine di utilizzare in dichiarazione false fatturazioni, abbattendo così i ricavi conseguiti.
Il profitto del reato di evasione fiscale così realizzato è stato quantificato, per le annualità dal 2017 al 2020, in € 989.728,00
Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati che, in considerazione dello stato del procedimento penale, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile, che ne accerti le responsabilità.

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