La Masseria Antonio Esposito Ferraioli rappresenta il bene confiscato più grande dell’area metropolitana di Napoli.
Nel 2017 la Masseria è stata affidata ad una rete composta da 5 soggetti: Consorzio terzo settore, Cgil di Napoli, cooperativa Radio Giancarlo Siani, cooperativa l’Uomo e il Legno e associazione di volontariato “Sott’ è ncoppa”, che l’hanno intitolata alla memoria di Antonio Esposito Ferraioli, cuoco, scout e sindacalista della Cgil, vittima innocente della camorra.
La Masseria è impegnata da anni nella valorizzazione e nella tutela dell’ambiente attraverso numerose azioni, che hanno portato i gestori a vincere nel 2018 un bando di un milione e mezzo di euro per realizzare una casa di accoglienza per donne e minori vittime di violenza.
A distanza di oltre 2 anni, però, il Comune di Afragola, sottoscrittore del contratto, non ha compiuto alcun atto amministrativo significativo. Inoltre ad inizio ottobre la Masseria, da sempre modello positivo di lotta alla camorra e di contrasto all’illegalità, ha subìto diversi atti intimidatori, come ad esempio l’esplosione di colpi di pistola a salve, danneggiamenti alla struttura, cancelli divelti, sversamento di rifiuti, ritrovamento di carcasse di auto, furti di attrezzi agricoli.
Per questo motivo i Senatori Sandro Ruotolo, Valeria Valente e Paola Nugnes, su istanza del PD di Napoli, hanno presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese nella quale si chiede:
– quali misure il Ministro in indirizzo, per quanto di sua competenza, intenda adottare al fine di prevenire e contrastare le minacce, le intimidazioni, le ritorsioni e le subdole attività criminali di boicottaggio nei confronti della Masseria Antonio Esposito Ferraioli;
– se ritenga di assumere iniziative urgenti come la tutela interforze permanente con monitoraggio e vigilanza con presidio fisso presso la Masseria e l’attivazione della videosorveglianza o avviare un accertamento per comprendere le ragioni e se esistano responsabilità dell'”inerzia amministrativa” del Comune di Afragola;
– se ritenga di patrocinare la realizzazione della casa di accoglienza per donne e minori vittime di violenza e così tutelare un presidio di legalità ed un esempio di buona gestione dei beni confiscati, importantissimo per la città di Afragola e tutto il suo circondario;
– se non ritenga opportuno disporre, ex articolo 143 del testo unico degli enti locali (di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000), la nomina, da parte del prefetto, di una commissione d’accesso agli atti del Comune di Afragola, al fine di garantire la piena trasparenza e la corretta azione amministrativa dell’ente locale.