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Cronaca

MARANO. Traffico di stupefacenti e associazione di tipo mafioso: sei arresti

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Marano di Napoli (NA): i Carabinieri eseguono due distinte ordinanze di custodia cautelare della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli.

Colpiti un’associazione dedita al traffico di stupefacenti e un membro della famiglia Nuvoletta.

Nella mattinata odierna i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione nel territorio di Marano di Napoli e presso le carceri di Nuoro e Tolmezzo a due distinte ordinanze di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta dei P.M. della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura partenopea nei confronti di:

− 5 soggetti indiziati a vario titolo di “associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata del metodo e delle finalità mafiose” (artt. 74 D.P.R. 309/1990 – 416 bis.1 C.P.) e “associazione di tipo mafioso” (art. 416 bis. C.P.);

− Lorenzo NUVOLETTA, gravemente indiziato di “trasferimento fraudolento di valori” (art. 512 bis C.P.), “impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita” (art. 648 ter C.P.) e “autoriciclaggio” (art. 648 ter 1 C.P.).

Le indagini hanno permesso di delineare l’assetto e l’operatività di un gruppo criminale attivo nel traffico di sostanze stupefacenti, in particolar modo cocaina e hashish. Il sodalizio, avente struttura stabile in Marano di Napoli e propaggini operative a Roma, agiva sotto il costante controllo del clan maranese “Orlando – Nuvoletta”. Difatti si è appurato come elementi di spicco del citato clan si fossero recati in più di un’occasione nella capitale anche al fine di verificare il funzionamento e l’efficienza del sodalizio operante a Roma. Nonostante gli indagati avessero adoperato degli accorgimenti tecnologici finalizzati ad eludere le investigazioni, gli inquirenti hanno comunque raccolto significativi elementi necessari a documentare la gestione sul territorio romano del traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.

Altra attività investigativa ha inoltre consentito di verificare nel dettaglio come Lorenzo NUVOLETTA, cl. 81, figlio di Ciro, quest’ultimo già elemento apicale dell’omonimo clan operante su Marano di Napoli e comuni limitrofi, ucciso in data 10.06.1984 durante il famoso “assalto a Poggio Vallesana” da parte degli uomini della Nuova Famiglia:

− sia il reale proprietario di una concessionaria di auto con sede legale ed operativa nel comune di Villaricca (NA) fittiziamente intestata a due soggetti, uno dei quali legato all’indagato da vincoli di parentela;

− abbia partecipato attivamente a tutte le fasi propedeutiche all’apertura della citata concessionaria interessandosi in prima persona anche ai lavori di adeguamento dei locali commerciali della sede.

NUVOLETTA in prima persona ha provveduto, in sintesi, a seguire tutti i lavori di ammodernamento della struttura, tra cui l’installazione di nuove telecamere, la creazione di un indirizzo e-mail, la realizzazione di un murales, l’acquisto di climatizzatori e sedie da ufficio curando anche il reperimento e l’acquisto di autoveicoli da rivendere.

I Carabinieri hanno altresì dato esecuzione al sequestro preventivo del 100% delle quote sociali del suddetto esercizio commerciale con relativo compendio aziendale.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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