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Politica

CAIVANO. Finalmente la giunta. Sarà una giunta di “trombati” dalle urne e bocciati dai caivanesi

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CAIVANO – Che la gestione amministrativa di Enzo Falco sia di carattere familistica e nepotistica lo abbiamo scritto a più riprese ma col suo comportamento e con i fatti il primo cittadino ci dà anche ragione. Stamattina verso le ore 11:00 ha tenuto un’altra riunione a distanza di poco tempo dal nostro articolo precedente e lo ha fatto scaricando di fatto la responsabilità, immotivatamente, su Noi Campani e Movimento 5 Stelle.

Infatti la riunione aveva come oggetto una giunta temporanea a 5 nell’attesa che uno tra Noi Campani e M5S scendesse a compromessi e cedesse l’ultimo passo con l’individuazione di un assessore di genere. Non ci è stato il tempo, a cedere ulteriormente è stato il gruppo di Noi Campani al quale sarà assegnato un assessore donna con buona pace del trasferimento di Pasquale Penza in terra natia. Ma veniamo ai fatti che hanno caratterizzato la formazione della giunta.

In un’ottica di partecipazione e di bene pubblico Noi Campani e Orgoglio Campano, sin da subito contrari alla formazione della giunta secondo la visione del sindaco Enzo Falco, hanno poi accettato di vedersi assegnato un solo assessore. All’indomani di questo passo indietro invece, non si sa come e non si capisce il perché, Noi Campani riceve un’ulteriore mortificazione, quella di vedersi trattato con i suoi circa 1800 voti alla stregua del Movimento che invece ne colleziona solo 874. All’indomani di questa mortificazione, ancora un’altra, quella della volontà del sindaco di accontentare il Movimento ma di non pressare oltre e quindi relegare ai margini della formazione della giunta i due partiti. Tanto la formazione secondo l’arruolamento di amici e parenti è stata già fatta. Che l’ultimo problema se lo risolvessero tra di loro.

Ovviamente, a questo punto, il senso di responsabilità non è di casa Falco e arriva ancora una volta, anche qui, inspiegabilmente da Noi Campani il passo indietro accettando persino il ruolo di reietto di questa maggioranza, impegnandosi nell’individuare una figura femminile che possa ricoprire quel ruolo che da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, possiamo già anticipare che non sarà Tonia Antonelli.

Caivano verso le 17 avrà la sua nuova giunta e sarà un esecutivo di “trombati” delle urne! Non si è mai badato alle competenze ma solo a dare il premio a chi ha partecipato alla campagna elettorale e per poco non sia entrato di diritto nel consesso pubblico. Per il PD gli assessori saranno Antonio De Lucia e Pierina Ariemma, Carmine Peluso per Orgoglio Campano che si dimetterà da Consigliere, Pasquale Mennillo per Italia Viva, Pasquale Penza per il Movimento 5 Stelle, Maria Donesi per Articolo Uno e il nome femminile di Noi Campani. Dopo giornate estenuanti di trattative, finalmente siamo arrivati all’ufficialità della giunta che il sindaco, il PD e Italia Viva avevano in mente. Il resto… speriamo che se la cavino.

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POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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