Un detenuto del carcere di Benevento si è impiccato all’interno della sua cella: sarebbe stato fuori l’anno prossimo.
L’uomo, un 34enne di origini marocchine, si è tolto la vita la notte scorsa. O.Araschid era recluso nell’area dei “sex offenders” ed era arrivato a Carinola il primo agosto. Era già stato nel carcere di Poggioreale e in quello di Santa Maria Capua Vetere.
Dopo il suicidio dell’uomo il magistrato ha liberato la salma, mentre la direzione del carcere ha avvisato l’Ambasciata del Marocco di Roma poiché nessuno, nel suo periodo di detenzione, era andato a visitarlo.
A quanto pare, O. Araschid, non aveva parenti né conoscenti reperibili. Il 34enne avrebbe concluso la sua reclusione nel 2021.
Samuele Ciambriello, garante campano per i carcerati ha spiegato che “in Campania siamo all’ottavo suicidio dall’inizio dell’anno, quaranta in tutta Italia”.
Dichiarando che si tratta di una “strage silente, nell’indifferenza generale, anche degli addetti ai lavori, della politica, del ministero della Giustizia, delle Istituzioni ai vari livelli“.
Il garante campano per i carcerati ha sottolineato come “Ancora una volta disagi psicologici personali, sommati alle condizioni di vita nelle carceri, all’isolamento affettivo, al clima ambientale psicologicamente usurante delle carceri, alla mancanza di progettualità specifiche portano a morire di carcere e in carcere“.