CAIVANO – “Si tolgano immediatamente indicazioni di voto dalla pagina ufficiale Facebook dell’Istituto Comprensivo Cilea Mameli di Caivano”.
Lo chiedo da giornalista, professionista e da cittadino caivanese. Non è assolutamente ammissibile uno scempio del genere. La scuola è un’istituzione democratica appartenente a tutti i cittadini, non ci dovrà mai essere nessuna insegnante, dirigente o personale ATA che possa indicare chi e come votare anche con messaggi subliminali, figuriamoci se una dirigente di un Istituto Comprensivo di una scuola primaria possa pubblicizzare sulla pagina social ufficiale dell’ente un candidato alle prossime elezioni comunali e un altro alle elezioni regionali.
Che il soggetto indicato per le elezioni comunali sia in stretto contatto con la dirigente Peluso – omonima del candidato indicato per le regionali, perché la dirigente è la sorella del candidato, quindi si può parlare benissimo di uso improprio dei mezzi istituzionali allo scopo di nepotismo – non lo scopriamo oggi. Il candidato di Forza Italia, Gaetano Ponticelli, meglio conosciuto come Jeeg Robot per il suo modo originale di fare politica alla stregua del supereroe anime, è già rappresentante di Istituto ma ciò non vuol dire che per l’istituto debba avere delle preferenze, sfruttando il ruolo di chi, senza tema di smentite, risulta essere dipendente di tutti gli italiani in egual misura, essendo la dirigente Peluso una dipendente pubblica a tutti gli effetti.
La formazione critica degli studenti non si plasma in base alle posizioni e alle convinzioni personali di chi insegna o di chi invia messaggi “tra le righe”, approfittando della sua posizione di opinion leader, ma si realizza giorno per giorno, fornendo loro, con obiettività massima, contenuti, conoscenze e strumenti.
Ma qui non si parla nemmeno di soggetti maggiorenni e quindi pronti all’esercizio del voto, allora a chi sono rivolti i messaggi promozionali elettorali che la dirigente scolastica permette di pubblicare sulla fanpage della scuola, ripeto, ente istituzionale pubblico appartenente a tutti gli italiani in egual misura?
La scuola non è una proprietà privata del Ponticelli o dei Peluso! Si ponga rimedio immediatamente a questo scempio e si ristabilisca di nuovo la democrazia e l’uguaglianza all’interno di un ente pubblico già condotto e amministrato in maniera discutibile.