Il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, è stato intervistato come ospite alla trasmissione “Zapping” di Radio1 Rai dalla giornalista Daniela Mecenate.
I temi affrontati sono quelli della riforma della giustizia, delle quote rosa nella magistratura, dell’impatto del Covid sui comuni, delle prossime elezioni regionali e del futuro della città
La prima domanda posta all’ex Europarlamentare è sulla Riforma della Giustizia fatta in questi giorni. Il Sindaco afferma che molto probabilmente solo lui e Di Pietro si sono dimessi dalla Magistratura quando hanno assunto incarichi politici, gli altri, invece, si sono messi in aspettativa.
“Credo che chi sceglie la politica a un certo punto della sua vita, finita la politica non può tornare in Magistratura. Ormai ha fatto una scelta. La nuova legge non mi sembra entusiasmante. Non tocca il nodo dell’indipendenza effettiva dei magistrati. Ci vuole più coraggio per interrompere quel rapporto perverso tra magistratura e politica. Però la legge è comunque un passo in avanti” sostiene il Sindaco.
Per quanto riguarda le quote rosa, il Primo Cittadino afferma che “Le donne in magistratura sono protagoniste perchè sono brave, competenti, in genere con un alto senso etico. Non c’è bisogno delle quote rosa. Sembra quasi una ‘deminutio’. Gli ultimi concorsi sono state di gran lunga più le donne a vincerli. In magistratura le donne hanno riportato un senso etico maggiore e ricoprono anche incarichi direttivi“.
La giornalista pone poi una domanda a De Magistris inerente il turismo nella città di Napoli e la perdita dovuta al Coronavirus di almeno un 20% che va a gravare soprattutto sui servizi. Il Sindaco risponde: “Noi sinora abbiamo mantenuto a mani nude il Paese. Ci sono servizi che stiamo garantendo senza soldi con delle acrobazie senza precedenti. Il Governo qui è stato molto lento. Adesso finalmente si vedono dei segnali concreti ma è una liquidità che arriverà in ritardo. Io non so se riusciremo a mantenere in Italia i servizi. Non è un problema solo del Sud. Ed un paese senza servizi non riparte“.
Per quanto riguarda i fondi stanziati dal Governo, De Magistris afferma che questi ultimi sono troppo pochi: “Noi siamo abituati, come si dice dalle nostre parti, a friggere il pesce con l’acqua. Però non bisogna abusare all’infinito della pazienza. Se il Governo comincia a puntare facendo un patto con le città, con i sindaci piccoli e grandi, il paese riparte meglio. Più coeso. Anche perchè noi sindaci oggi abbiamo una qualità che in politica è difficile trovare, cioè che andiamo d’accordo tra noi e il Paese oggi ha bisogno di uno spirito di squadra“.
“Noi vogliamo il giusto. Quello che è giusto che spetti al Mezzogiorno però concretamente. Basta parole. Alle parole ci credo ma credo di più quando cominciano ad arrivare dei fatti” afferma il Primo Cittadino.
Continuando “Al Sud e a Napoli in particolare durante la pandemia siamo stati bravi e responsabili. Le persone sono state in casa. Chi doveva uscire per lavoro l’ha fatto utilizzando bene tutte le cautele. Anche adesso stiamo dando dimostrazione che si può vivere e non solo sopravvivere anche ai tempi del Covid. Se si guarda l’offerta culturale di questi giorni a Napoli si vede una città viva come non credo tante altre. Napoli nei momenti difficili in genere dà il meglio, è nell’ordinario che qualche volta ci perdiamo“.
La Giornalista parla poi del Movimento “Democrazia e Autonomia” fondato dal Primo Cittadino, chiedendogli a cosa mira. Il Sindaco risponde: “E’ un movimento con cui governiamo la città. Dopo l’esperienza da Sindaco che concluderò nel 2021 ho deciso di lavorare per un progetto nazionale per il 2023. Credo che lavoreremo per una lista nazionale per le elezioni“.
In merito alle elezioni Regionali De Magistris afferma “Io non faccio campagna elettorale. Non mi sono candidato e sicuramente non voterò per De Luca. E’ una campagna elettorale molto brutta perchè le persone vogliono altro in questo momento. Le elezioni si devono fare ma questo non è un momento buono“.
Alla domanda “Dopo il suo mandato chi potrebbe prendere il suo posto?” De Magistris risponde “Mi auguro che ci sia una continuità. La prima esperienza non è ripetibile perchè la prima volta la vinsi da solo praticamente, nel 2011. La seconda volta con questo movimento contro i grandi partiti. Ora la cosa sarà più difficile. Io punterei sui giovani. L’obiettivo è quello di ripetere questa stagione di autonomia. Se questo non è possibile noi non escludiamo anche una coalizione più allargata. Però cercheremo di preservare Napoli dal ritorno dei rapaci di un tempo o degli incompetenti dell’ultim’ora. In questi anni si può dire di tutto della nostra amministrazione ma abbiamo tenuto fuori affaristi, camorristi e colletti bianchi. Quello deve essere il segno della continuità“.
In merito ai parlamentari e alla faccenda del bonus di 600 euro De Magistris afferma infine che si tratta di una pagina bruttissima. “I nomi devono uscire. Poi dovrebbero trarne le conseguenze anche i partiti. Dovrebbero dare i parlamentari e non ricevere in questo momento“.