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Lavoro

De Luca a Torre del Greco per il progetto della Regione “Arte del corallo a Torre del Greco”

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Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha presentato questa mattina il progetto della regione “Arte del corallo a Torre del Greco“.

“In questi mesi siamo stati l’unica Regione d’Italia che, insieme al grande sforzo messo in campo per fermare l’epidemia, ha varato un Piano Economico e Sociale per contrastare gli effetti della crisi sanitaria. Abbiamo aiutato le piccole imprese, i professionisti, i lavoratori stagionali, i settori maggiormente colpiti dal blocco delle attività e poi 230mila pensionati al minimo, a cui per due mesi abbiamo portato l’assegno a mille euro” sono le parole che si leggono nel lungo post di presentazione dell’evento su Facebook, le stesse parole ribadite più volte dal Governatore nel suo intervento.
Quest’ultimo, come si legge nello stesso post, ha fatto appello agli aiuti europei e alle iniziative del Governo: “Adesso occorre un ulteriore sforzo per creare le condizioni del rilancio economico dell’Italia. Il Governo non deve perdere tempo: sfrutti fino in fondo il sostegno finanziario offerto dall’Europa. Noi rimarremo concentrati con un obiettivo fondamentale: creare lavoro per i nostri giovani“.
In apertura, dopo i ringraziamenti, il Governatore della Campania afferma: “Il progetto che parte questa mattina è un progetto di valorizzazione di una tradizione straorinaria radicata nel territorio di Torre del Greco. La lavorazione del corallo e del cammeo è qualcosa che affonda le sue radici nei secoli ed è un’attività che può avere un grande futuro e che richiede una formazione professionale anche altissimamente sofisticata“.
Il Tarì e Assocoral accompagneranno con la Regione, il Comune di Torre del Greco nel Progetto di rilancio della lavorazione del corallo. Il progetto consiste nel finanziare la formazione professionale. Cominciamo con una ventina di ragazzi che vogliono specializzarsi nella lavorazione del corallo e del cammeo. Questo vuole essere il primo passo per arrivare poi al riconoscimento dell’arte del corallo come Patrimonio Immateriale Unesco. Questo significa avere un richiamo turistico e commerciale davvero straordinario e di valore mondiale” ha continuato De Luca.
Affermando poi che questo “E’ uno dei tanti segni di ripresa che si vuole dare ai cittadini in un momento difficile. Veniamo da mesi complicati. Vedo tutti con la mascherina tranne che il presidente del Tarì che è molto elegante ma non ha la mascherina: 1000 euro di multa” dice scherzosamente il De Luca.
Per poi tornare serio: “Dobbiamo stare attenti. Vi chiedo di essere consapevoli. Anche perchè manca un mese all’inaugurazione dell’anno scolastico e dobbiamo avere davvero una grandissima prudenza. Noi abbiamo fatto nei mesi scorsi un lavoro straordinario con la collaborazione dei cittadini, del personale medico e sanitario. Siamo riusciti ad evitare l’ecatombe della Regione Campania. A livello Nazionale si aspettavano un disastro. Abbiamo dato invece come Regione Campania una prova di concretezza, di grande efficienza amministrativa e anche di grande ordine in Campania e a Napoli“.
Sostenendo con orgoglio: “Tra i tanti risultati che possiamo vantare, di questi mesi che abbiamo alle spalle, ce n’è almeno uno incontestabile: mentre fino a qualche mese fa quando si parlava di Campania e di Napoli ci ridevano dietro oggi camminiamo a testa alta in Italia e in Europa“.
Potremmo dire con umiltà ma anche con grande orgoglio che oggi qualche lezione possiamo darla da Napoli e dalla Campania ad altre parti d’Italia. Ora tuttavia dobbiamo essere prudenti. Il contagio non è alle nostre spalle ma è accanto a noi. Avendo aperto tutte le attività e le frontiere era prevedibile un aumento dei contagi. Bisognava però rilanciare le attività economiche”.
Noi dobbiamo sapere che dobbiamo gestire una fase di transizione di alcuni mesi fino a che non avremo la disponibilità del vaccino. E’ bene essere seri e rigorosi perchè non possiamo perdere quello che abbiamo conquistato in mesi di sacrifici” ha ribadito come già fatto più volte in passato, De Luca.
Questa bella iniziativa, promossa da Mario Casillo e da Loredana Raia specificamente, è dentro uno sforzo che stiamo facendo in Campania per rilanciare l’economia. Siamo l’unica regione che ha fatto un doppio lavoro: quello sanitario e contemporaneamente un piano socio-economico del valore di un miliardo di euro. Un miliardo di euro per dare una mano ai nostri concittadini e alle nostre imprese“.
Il Governatore ha poi illustrato tutto ciò che la Regione è stato in grado di fare per risollevare l’economia “Abbiamo dato in due settimane, un miracolo in Italia, 2mila euro a 130mila piccole imprese che hanno chiuso i battenti durante il lockdown. Abbiamo dato a 60mila giovani professionisti un contributo di 1000 euro. Abbiamo dato un’integrazione salariale di 300 euro al mese per quattro mesi ai lavoratori stagionali del turismo. Abbiamo dato un contributo di 600 euro al mese alle famiglie con disabili e a quelle con bambini al di sotto dei 15 anni“.
Continuando “Abbiamo fatto uno sforzo gigantesco per dare una mano alle famiglie, all’economia, per dare un incentivo a stringere i denti per questi mesi. Io oggi voglio che da qui arrivi un messaggio di fiducia ai nostri concittadini. Ci riprenderemo presto. Anche l’economia italiana avrà un rimbalzo positivo. Abbiamo oggi la possibilità di determinare in Campania uno sviluppo economico straordinario“.
Il piano di lavoro approvato per i giovani campani, per 10.000 ragazzi e ragazze diplomati e laureati va avanti. Nel mese di luglio sono andati a lavorare presso 150 comuni i primi 250 giovani diplomati e laureati. Continueremo così fino a 10.000 unità lavorative“.
Sostenendo poi che “Oggi abbiamo davvero una grande opportunità. Dovrebbero arrivare risorse imponenti da parte dell’Unione Europea, risorse importanti della Regione, Nazionali. Abbiamo un miliardo e 300 milioni di euro da spendere per l’edilizia ospedaliera”.
L’intervento di De Luca segue poi illustrando il piano di depurazione attuato dalla Regione: “Stiamo facendo un lavoro incredibile sul piano della depurazione e per la rete fognaria. Da qui ad un anno la Regione Campania sarà la Regione ambientalmente più avanzata d’Italia. Avremo realizzato almeno 20 depuratori, a cominciare da quelli dell’area a Nord di Napoli. Stiamo lavorando per avere il mare balneabile dal Garigliano a Sapri nel Cilento. Una rivoluzione“.
Se rimaniamo concentrati sui problemi, se ci dotiamo di progetti esecutivi, se diamo operatività alle risorse che abbiamo, veramente nel giro di pochi mesi possiamo creare una stagione di sviluppo che significa semplicemente lavoro per i nostri giovani. Il lavoro dovrà essere l’obiettivo principale del governo regionale”, ha precisato il Presidente alla fine del suo intervento.
Sotenendo che il lavoro da fare è soprattutto quello di valorizzare le nostre tradizioni perchè nessuno puo’ essere in grado di copiarle: “Rilanciamo lo sviluppo, l’artigianato di qualità, le tradizioni rispetto alle quali non subiamo la concorrenza nè dei cinesi nè dei coreani perchè per fare il lavoro che si fa qui a Torre del Greco sul corallo e sul cammeo ci vuole una professionalità che non ce l’ha nessuno al mondo e la belezza che si produce qui non c’è in nessuna altra parte del mondo“.

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Lavoro

Napoli, presidio a piazza Municipio degli ex Osa Napoli Servizi

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Si sono radunati in centinaia davanti alla sede del Comune di Napoli, per manifestare, attraverso uno sciopero e un presidio pacifico, il proprio malcontento nei confronti di quello che ritengono un atteggiamento “approssimativo e discriminatorio nei confronti dei lavoratori, con conseguenze pesantissime sulla loro vita”.

L’iniziativa è stata promossa dalla Fisascat Cisl di Napoli ed ha coinvolto i dipendenti della Napoli Servizi appartenenti all’ex settore Osa.

La mobilitazione, si legge in una nota, «è stata organizzata per denunciare i motivi di conflitto verso la società partecipata del Comune di Napoli. In discussione la riorganizzazione che non prevede un piano industriale; la questione relativa alla sicurezza sul lavoro e la salute dei dipendenti messi a rischio nel passaggio delle mansioni; la presenza di un mansionario non in linea con il Ccnl e infine la delicata vicenda legata ai livelli di inquadramento inferiori e cambio orario di lavoro».

«Siamo arrivati allo stremo, ci stanno colpendo nella nostra dignità – ha detto Pietro Contemi, segretario Fisascat Cisl – l’amministrazione comunale deve prendere atto che questo management va cambiato e si debba ristabilire le regole contrattuali».

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Cronaca

Non si ferma la protesta degli OSS di Gesco: oggi sit-in in piazza Garibaldi

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Con i cori «Giù le mani dal sociale» e «Il lavoro non si tocca», questa mattina si è spostata alla Stazione Centrale di Napoli la vertenza degli operatori sociali che da due settimane sono in piazza tutti i giorni contro i licenziamenti forzati voluti dalla Asl Napoli 1 Centro per 300 operatori di un raggruppamento di cooperative sociali con capofila Gesco.

Una manifestazione pacifica che si è conclusa con un corteo che ha fiancheggiato i binari ferroviari, per spostarsi poi fuori la linea 1 della metropolitana in piazza Garibaldi
“Ad una settimana dal 31 ottobre data che vedrà definitivamente 300 operatori espulsi dal lavoro per volontà della Asl Napoli 1 Centro – ha spiegato il presidente di Gesco Giacomo Smarrazzo – ancora nessun segnale concreto ci è giunto dall’Asl”.

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Attualità

Diritto alla disconnessione, stop a mail e telefonate fuori dall’orario di lavoro

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La proposta di legge depositata alla Camera da un gruppo di parlamentari del Pd mira a definire il diritto alla disconnessione anche in Italia.
Il progetto di legge definisce come comunicazione “qualsiasi forma di contatto tra datori di lavoro e lavoratori o tra lavoratori effettuata tramite telefono, mail, servizi di messaggistica istantanea o piattaforme di collaborazione”.

Inoltre viene rimarcato il diritto a non ricevere comunicazioni fuori dall’orario di lavoro e, in ogni caso, per un periodo minimo di dodici ore dalla fine del turno lavorativo. In caso di urgenze il lavoratore è tenuto a leggere le comunicazioni e ad adempiere ai propri obblighi solo alla ripresa dell’orario lavorativo.

Secondo il progetto di legge, inoltre, dovrebbero essere i datori di lavoro a dover fornire gli strumenti digitali, con i relativi costi di gestione a carico, nelle imprese con più di quindici dipendenti dove le comunicazioni di servizio e la prestazione lavorativa avvengono prevalentemente attraverso strumenti digitali.

Ma chi ne beneficerebbe? Oltre a tutti coloro che non hanno il diritto definito dal proprio contratto, ne beneficerebbero anche lavoratori autonomi e professionisti: a questo proposito ordini e associazioni professionali sarebbero tenuti ad adeguare i propri codici deontologici entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge.

Il primo firmatario di questa proposta di legge, Arturo Scotto, ha dichiarato: “È un diritto di ciascun lavoratore e ciascuna lavoratrice poter chiudere al termine del turno il proprio rapporto con il lavoro, perché nessuno può vedere sacrificato il proprio tempo di vita sulla base esclusivamente del volere del datore di lavoro”.

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