E’ un focolaio vero e proprio quello scoppiato all’Ortopedico di Ganzirri a Messina. I casi di coronavirus al momento si attestano a quota 13: si tratta di 9 degenti e quattro tra medici, personale sanitario e non.
Sabato scorso erano risultati positivi una portantina e una inserviente, successivamente anche un medico. Si stanno studiando iniziative per fermare il focolaio, l’intenzione dell’Asp è spostare tutti i positivi al Policlinico e isolarli. Le ultime due degenti oggi saranno ricoverate al centro covid dell’Azienda ospedaliera universitaria.
E’ salito invece a 11 il numero dei casi di coronavirus a Pedara e tra questi ci sono anche tre bambini: due si trovano ricoverati assieme ai genitori, anch’essi positivi al San Marco di Librino, ma le loro condizioni non sarebbero preoccupanti. I contagi sarebbero tutti collegati tra loro e il fenomeno resta circoscritto a tre nuclei familiari.
La situazione è costantemente monitorata dalle Usca, le Unità territoriali di continuità assistenziale dell’Asp, che hanno effettuato decine di tamponi a persone che potrebbero aver avuto contatti con gli attuali affetti da Covid-19.
Chiusi, a scopo precauzionale, i centri estivi frequentati dai 3 minorenni. L’obiettivo è quello di isolare i casi, 7 sono i pazienti in isolamento domiciliare e 4 i ricoverati, ed evitare così che il virus possa diffondersi.
Il Sindaco di Pedara, Antonio Fallica ha precisato che «Il numero sta aumentando in relazione ai tamponi che sono stati fatti ai primi pazienti positivi di questa nuova ondata. E’ normale che ci sia questo incremento e comunque non siamo in una fase di emergenza».
Poche ore fa si è inoltre registrato un nuovo caso di coronavirus a Ravanusa, in provincia di Agrigento, dove una donna è stata ricoverata in ospedale. «L’Asp di Agrigento ha avviato l’indagine epidemiologica e ho convocato l’unità di crisi per monitorare l’evolversi della situazione», ha fatto sapere il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo.
Affermando che «La concittadina è stata di recente all’estero e probabilmente ha contratto il virus nel suo soggiorno fuori dall’Italia. L’Asp di Agrigento ha avviato l’indagine epidemiologica ed ha convocato l’unità di crisi per monitorare l’evolversi della situazione nella speranza che il focolaio rimanga circoscritto. Il rischio è sempre dietro l’angolo ed esorto tutti, i giovani soprattutto, alla massima cautela e al rispetto delle regole di distanziamento sociale. Non pensiamo che tutto sia finito, abbiate rispetto degli anziani e degli immunodepressi».