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Napoli. “Sul divano in Piazza”. I modi “alternativi” di guardare l’opera lirica

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L’arte dell’arrangiarsi come si sa è tipica dei napoletani, c’è chi si inventa un nuovo lavoro, chi inventa un diverso modo di corteggiare una ragazza, chi cerca un espediente diverso per fermare qualcuno in strada, chi fa di tutto per industriarsi a superare un difficile esame e poi c’è chi assiste, quasi come se fosse a casa propria, ad uno degli spettacoli più belli dell’opera lirica: “La Tosca“.

Si è conclusa ieri sera, domenica 26 luglio, la rappresentazione, in una spettacolare Piazza del Plebiscito, de “La Tosca” di Giacomo Puccini.

Protagonista per la prima volta a Napoli il soprano Anna Netrebko, l’ultima diva della musica lirica nel mondo, nei panni di Tosca. Al suo fianco, Yusif Eyvazov nei panni di Mario Cavaradossi e Ludovic Tézier in quelli del Barone Scarpia. Sul podio il direttore musicale Juraj Valčuha.

Il melodramma, al di là della magnificenza stessa di cui gode un’opera secolare e grandiosa quale è “La Tosca“, rappresentato nella favolosa cornice di una Piazza del Plebiscito adornata per l’occasione da splendide luci che si alternavano in giochi di colori, a ritmo di musica, non ha veramente prezzo.

In molti, al di là degli spettatori che si sono accomodati in “platea” nel mezzo della piazza, si sono seduti sulle scale poste ai piedi del colonnato della bellissima Basilica Reale Pontificia di San Francesco di Paola, per assistere all’eccezionale rappresentazione.

C’è però anche chi, forse nello spirito “menefreghista” tipico dei napoletani, incurante di chi aveva intorno e delle stesse forze dell’ordine che presenziavano all’evento ha pensato di “arrangiarsi” a modo suo e guardare “La Tosca” come se fosse comodamente a casa davanti alla TV.

Una donna, infatti, è giunta sul posto puntuale per assistere allo spettacolo e, con tanto di sdraio, sotto gli occhi increduli dei passanti, si è accomodata al centro della Piazza come nel salotto di casa sua. Con tanto di pantofole ai piedi e di snack riposti in una busta ha pensato bene di ingegnarsi al meglio per non perdere il melodramma e anzi, approfittarne, per guardarlo come se fosse sul divano di casa propria.

Del resto si sa, i napoletani “una ne pensano e cento ne fanno”.

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