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Mugnano. Apre il centro anti-violenza “Kintsugi”: ogni cicatrice puo’ divenire, a suo modo, preziosa

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Il Kintsugi è l’antica arte giapponese di impreziosire con l’oro le crepe dei cocci rotti e così, allo stesso modo, le donne, vittime di violenza, possono impreziosire le loro cicatrici: non bisogna vergognarsi delle ferite perchè è tramite esse che ci si può riconoscere e diventare più “pregiate”.

Quando  da noi una ciotola, una teiera o un vaso prezioso cadono frantumandosi in mille cocci, li buttiamo con rabbia e dispiacere. Ma l’alternativa c’è ed è una pratica giapponese che fa l’esatto opposto: evidenzia le fratture, le impreziosisce e aggiunge valore all’oggetto rotto. Si chiama kintsugi: letteralmente oro (“kin”) e riunire, riparare, ricongiunzione (“tsugi”).

La tecnica consiste nel riunirne i frammenti dandogli un aspetto nuovo attraverso le cicatrici impreziosite. Ogni pezzo riparato diviene unico e irripetibile, per via della casualità con cui la ceramica si frantuma e delle irregolari, ramificate decorazioni che si formano e che vengono esaltate dal metallo prezioso.

Ogni ferita lascia allo stesso modo tracce diverse su ognuno di noi, è l’essenza della resilienza, il saper trovare anche negli aspetti più negativi qualcosa di positivo, facendo fronte con forza e coraggio agli eventi traumatici.

E’ con la stessa forza e con lo stesso coraggio che lunedì 27 luglio a Mugnano verrà inaugurato il “Centro Antiviolenza Kintsugi” sorto in un bene confiscato alla criminalità organizzata.

L’inaugurazione sarà fatta lunedì alle ore 11, nel teatro comunale di via Cesare Pavese dove sarà presentato il progetto e cui seguirà la visita nella struttura sottratta alle consorterie criminali presso via Crispi 8.

 

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