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De Luca: “Verificheremo se sarà necessario adottare nuovi provvedimenti”

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Questo pomeriggio il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nella consueta conferenza stampa del venerdì, ha fatto il punto sulla situazione Coronavirus in Campania:

Per quanto riguarda l’epidemia in Campania e in Italia, dobbiamo registrare un pericoloso rilassamento dei cittadini, che rischia di pregiudicare i risultati acquisiti in mesi di sacrifici. 

Sono giornate di confusione e di strumentalizzazioni. Mi vengono attribuite campagne totalmente inventate: l’ultima riguarda la polemica con la Lombardia totalmente inventata. Se c’è una Regione che da sempre ha mostrato solidarietà, questa Regione è la Campania. Esprimo profondo disgusto e rinnovo la mia solidarietà e amicizia ai cittadini della Lombardia. 

Oggi faremo una riunione con la task force regionale per fare il punto sulla situazione in Campania.

Dal 19 al 26 giugno si sono registrati zero contagi. A tre settimane dalla riapertura e dalla ripresa della mobilità, quindi dal 26 giugno ad oggi, invece, sono stati accertati 208 contagi su scala regionale, di cui 91 a Mondragone, dove c’è stato il focolaio e il conseguente screening su circa 800 persone. Gli altri 119 casi vengono registrati come piccoli focolai determinati da origine esterna alla Campania e riconducibili a soggetti stranieri (senegalesi, bengalesi, serbi e croati). Questi focolai di importazione hanno generato piccoli focolai locali.

Questo incremento è determinato, secondo le valutazioni dei nostri epidemiologi, dall’apertura delle frontiere, dall’incontrollato flusso di viaggiatori e dalla mancata adozione delle misure da noi suggerite, ovvero l’utilizzo della mascherina e il lavaggio delle mani.

Abbiamo spento 4-5 focolai a Mondragone e provincia, nella zona del Serino, nel campo rom di Napoli-Secondigliano, Salerno e provincia e Conca della Campania.

Quando abbiamo deciso di riaprire l’Italia, il Governo ha così scelto per ragioni economico-sociali e psicologiche. Si sapeva che riaprendo tutto ci sarebbe stato un incremento di contagi. In questa fase 2 dobbiamo e possiamo convivere col virus a condizione che i cittadini siano responsabili e abbiano comportamenti rigorosi. Rischiamo di non arrivare a settembre.

Abbiamo registrato casi che hanno segnalato comportamenti irresponsabili, cioè persone che partevipavano a feste, si raggruppavano senza mascherine. Così non va bene. Oggi verificheremo se è necessario prendere altri provvedimenti. O ci convinciamo che è necessario fare piccoli sacrifici, come l’uso della mascherina nei luoghi chiusi e quando ci sono assembramenti, o dovremo poi fare grandi sacrifici.

Io credo dovremmo introdurre misure più rigorose. Bisogna bloccare i mezzi con persone senza mascherine. Sui pullman e sui treni tutti devono indossare le mascherine altrimenti bisogna bloccare il mezzo, farla indossare al cittadino irresponsabile o sarà necessario allertare le forze dell’ordine. I negozi, in cui ci saranno non solo dipendenti ma anche clienti senza mascherina, devono essere chiusi. Le forze dell’ordine devono sintonizzarsi sul problema. Rilassarsi diventa pericoloso. Sono necessari controlli rigorosi.

La mascherina va indossata obbligatoriamente nei mezzi di trasporto, nei luoghi chiusi e all’esterno quando c’è un assembramento.

Dobbiamo iniziare a prendere qualche decisione per avere un maggior rigore e un maggior controllo. Dobbiamo reggere fino al prossimo marzo tenendo in piedi le attività economiche e culturali e quindi dobbiamo adottare comportamenti responsabili. Se in queste settimane il contagio non si stabilizza saranno adottate misure più pesanti.

In Campania l’indice rt è di 0.9. Nell’ultima settimana ci sono stati 54 nuovi casi. Dobbiamo avere un’attenzione in più. Abbiamo realtà internazionali in regione, Capri, Ischia, Sorrento, la Costiera Amalfitana, maggiormente esposte al contagio.

La situazione è comunque sotto controllo ma il senso di responsabilità deve essere raddoppiato. In questi mesi non ci sarà un poliziotto ad ogni angolo di strada. Ognuno sarà custode della propria salute e dei propri familiari.

Fino a qualche tempo fa si potevano portare i rifiuti in Marocco, Portogallo, Romania. Ora tutti hanno chiusi le frontiere. Ma noi andiamo avanti. Per la prima volta abbiamo un piano per rifiuti solidi urbani che non prevede nuovi termovalorizzatori. Qualcuno venuto da altre parti d’Italia a raccontarci che ne voleva fare cinque. Non ha ancora detto dove e con quali soldi vuole farli. Ci sono tutte le condizioni per eliminare sanzioni europee a carico dell’Italia. 

Procedono i lavori per Stir Caivano su impianto che cancellerà ecoballe. Abbiamo avuto in tre anni il mercato mondiale che è stato sconvolto, un anno di ritardo ma nonostante tutto ma a oggi già rimosse 800mila tonnellate. Con questo impianto, 1,2 milioni saranno combustibili secondari da mandare a cementifici e centrali elettriche. Poi tritovagliatura e separazione materiale riciclabile. Abbiamo un anno e mezzo di tempo ma alla fine avremo ripulito Campania da 4,5 milioni di tonnellate. 

Abbiamo consegnato i primi trentasette treni Roc a Ferrovie Stato. Tenete conto che nei cinque anni del governo regionale precedente non è stato acquistato né un treno né un pullman. Noi mille bus nuovi e centoventi treni nuovi, 24 dei quali già consegnati e presto sarà consegnato un altro blocco di 37 treni Roc a due piani, tra i più avanzati d’Europa. Su Eav già fatta la gara per altri 65 treni nuovi, c’è stato un ricorso che ci auguriamo si concluda. Per quanto riguarda i bus abbiamo già consegnato i primi 200 bus acquistati anche se alcune aziende sono in crisi e non riescono a usarli. Entro settembre ne consegnano 400. Dei mille già comprati o avviati gare, quattrocento in esercizio a settembre: uno sforzo gigantesco. Avremo rinnovato parco mezzi trasporto pubblico locale su ferro e gomma.

Completati i lavori di potenziamento a Cuma, al servizio di un milione e duecento mila abitanti nel nord del Napoletano. A Marcianise finiranno a breve lavori per altri depuratori. Abbiamo finanziato ieri con 75 milioni i lavori di collettamento reti fognarie intorno al fiume Sarno. Stiamo concludendo un lavoro che ci porterà a risovlere le croci e le ferite all’immagine della Campania in Italia e nel mondo“.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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Il piccolo Ethan riabbraccia finalmente la madre Claudia: “Sono felicissima”

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una madre e di un figlio che si sono ritrovati dopo circa tre mesi.

Si tratta del piccolo Ethan, che ha finalmente riabbracciato la madre Claudia, dopo che lo scorso agosto il padre del piccolo nonché ex marito della donna, Eric Howard Nichols, le aveva sottratto con l’inganno il bambino mentre erano in vacanza in Puglia.

Tuttavia, la Polizia statunitense è riuscita a rintracciare e bloccare l’uomo nella contea di Orange a Los Angeles, dove si era trasferito con il figlio dopo la fuga. Pertanto, intorno alle 23 di ieri la donna è arrivata a Los Angeles riabbracciando il figlio.

Ecco le parole della donna:

“Sono felicissima. Come mi ha visto, mi ha fatto il suo splendido sorriso. L’ho trovato cresciuto, molto più pesante, ormai ha sei denti e gattona velocissimo. Si mette dritto in piedi da solo, è meraviglioso essere di nuovo con lui”.

Adesso il piccolo è stato affidato temporaneamente alla madre Claudia Ciampa, poiché ci sarà un percorso giudiziario che vedrà come controparte il padre americano del bambino, con un giudice che deciderà sull’applicazione della Convenzione Internazionale de L’Aja e a chi spetterà tenerlo definitivamente.

“Ora cominceranno le udienze, di cui la prima sarà già domani. Speriamo che si risolva tutto per il meglio e al più presto, così che possiamo tornare insieme in Italia”, afferma Claudia dall’America.

L’avvocato Gian Ettore Gassani, difensore di Claudia e presidente dell’AMI ha aggiunto:

“Il ministero invita tutti alla calma e siamo d’accordo anche io e la madre. Siamo solo all’inizio di un’avventura difficile, che ci farà attendere ancora un po’ di tempo per la decisione finale del giudice sul rimpatrio della signora Ciampa e di suo figlio”.

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Napoli celebra Maradona con un raduno a lui dedicato: le ultime

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Diego Armando Maradona continua a vivere nel ricordo di chi lo ha amato e di chi ne ha ammirato le gesta, soprattutto quella città di Napoli che non lo ha mai dimenticato.

Pertanto, grazie all’idea dell’avvocato Sergio Pisani, la figura del Pibe de Oro sarà celebrata nel raduno intitolato ‘Maraduno’, che vedrà la partecipazione attiva del pubblico protagonista del primo murales umano dedicato al compianto campione argentino.

Il raduno si terrà all’Edenlandia di Napoli domenica 24 novembre, con l’obiettivo di unire i tifosi, i sostenitori di Diego e la città intera. Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare foto dei loro tatuaggi e tributi artistici dedicati al campione argentino, che verranno poi trasformati in un murales collettivo.

L’inizio è fissato per le ore 12, con un dj set a tema Maradona e proiezioni su un maxischermo. Seguiranno l’esibizione della Banda Argentina e canti in onore di Diego; la raccolta e l’esposizione di cimeli e tatuaggi tributo a Maradona, con apertura del progetto murales umano; una mostra dei cimeli storici di Maradona; la premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego e una foto di gruppo per il libro celebrativo realizzato con l’editore Cuzzolin, con le fotografie che verranno scattate dai professionisti Mario Durante e Nico Nocera.

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