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“C’è accordo su autostrade”. La dichiarazione del Governo

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Il Governo ha annunciato di essere finalmente giunto ad un accordo su Autostrade. Quest’ultimo si basa sulla fuoriuscita dei Benetton e sull’ingresso della Cassa depositi e prestiti nel gruppo, portandolo di fatto sotto il controllo pubblico

Il Consiglio dei ministri è durato più di sei ore ma alla fine l’intesa è stata raggiunta. L’accordo si baserebbe proprio sulla fuoriuscita della famiglia Benetton, mentre allo stesso tempo la Cassa depositi e prestiti entrerebbe nel capitale sostituendo entro sei mesi o un anno la holding del gruppo, Atlantia. E’ questa la società controllata proprio dagli imprenditori veneti che gestisce le autostrade italiane, e che di fatto passerebbero sotto direzione pubblica.

Se però gli impegni assunti questa notte non dovrebbero essere rispettati, allora ci sarà sicuramente la revoca delle concessioni. Il Cdm ha conferito mandato a Cdp per avviare, entro il 27 luglio, le procedure per l’uscita di scena dei Benetton, che in un primo momento scenderebbero a un 10-12% dell’azionariato.

La Cassa, allo stesso tempo, dovrebbe acquisire il 51% trasformando il gruppo in una public company. Questo il percorso da seguire, stando a quanto deciso questa notte e annunciato dal governo: ma la revoca rimane sul tavolo, nel caso in cui i Benetton non rispettassero i patti.

Spetterà al ministero dell’Economia e a quello dei Trasporti controllare la graduale uscita di Atlantia da Autostrade, e concludere l’ingresso di Cdp entro questo mese. Tempi strettissimi, quindi.

Il nuovo piano dovrà essere valutato dai tecnici per definire le modalità con cui la Cassa possa ottenere il controllo del gruppo, diventando socio di maggioranza con quotazione in borsa. Sul tavolo del Consiglio dei ministri anche la questione di una revisione complessiva delle concessioni, delle tariffe e quella dei risarcimenti.

Dovrebbe restare a quota 3,4 milioni di euro il risarcimento per il crollo del ponte Morandi.

 

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