Caivano ed Arzano sono due comuni a nord di Napoli, due comuni commissariati per infiltrazioni della camorra negli apparati di governo.
Ma mentre a Caivano, la Commissione Straordinaria prova ad intervenire in modo inequivocabile, preparandosi ad abbattere la villa del boss Moccia, ad Arzano tutto langue nel silenzio più assordante.
Gli abusi del clan della 167 sono ancora tutti lì, le grate e i cancelli restano in bella mostra, la villa al posto dei porticati continua ad essere tranquillamente abitata e frequentata.
Qual è la differenza tra i due comuni?
Probabilmente, l’impegno messo in campo dalle rispettive commissioni straordinarie.
Mentre a Caivano si è proceduto a modificare l’organizzazione degli uffici e ad applicare i principi della rotazione negli incarichi, ad Arzano sono state rafforzate le già note posizioni di responsabilità, addirittura ricorrendo ad opinabili promozioni sul campo; mentre a Caivano uno dei sovra ordinati, l’ing. Mocerino, si è posto in primo piano contro la camorra, ad Arzano uno dei sovra ordinati, l’arch. Vocile, firma permessi per costruire; mentre a Caivano sono state assunte persone che della lotta all’illegalità ne fanno una cifra distintiva ed esistenziale, ad Arzano il mediocre tira a campare sta solo spolpando le casse cittadine.
Quante commissioni straordinarie dovranno ancora “governare” Arzano per ottenere qualche sia pur piccolo risultato?
FillyFilandica