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Avellino. Nuovo focolaio: troppi contagiati in poche ore

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Sono dodici i casi di Coronavirus registrati nel territorio della provincia di Avellino in poche ore. Dopo il caso del 69enne sono stati effettuati i tamponi a tutti i familiari.

Otto i positivi tra i parenti del 69enne contagiato e nella steassa Santa Lucia di Serino sono stati registrati altri due casi per i quali si cerca il collegamento con l’uomo. Torna così la paura in Irpinia.

Dopo settimane senza nuovi casi, nel giro di 48 ore ne sono emersi ben dodici, molti dei quali legati ad un paziente già in ospedale da sabato scorso: si tratta dei parenti di quest’ultimo che, sottoposti a tamponi, sono risultati anche loro positivi al Coronavirus.

Per i contagi di altre due persone, anche loro risultate positive ai tamponi, si sta lavorando per capire se esiste un collegamento con il medesimo paziente, visto che anche loro fanno parte della comunità di Santa Lucia di Serino, dove vive l’uomo.

Tutto è iniziato sabato scorso, quando all’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino è arrivato il 69enne di Santa Lucia di Serino, ora ricoverato ed intubato.

Dopo la scoperta della positività, sono stati sottoposti a tampone anche i familiari: otto di essi sono risultati positivi nella giornata di ieri, lunedì 6 luglio.

Altre due persone dello stesso comune irpino sono risultate positive, ma si lavora per capire se esista un collegamento con il 69enne.

In un altro comune, San Michele di Serino, un 71enne arrivato nell’ospedale irpino per altre patologie ha scoperto di essere positivo, seppur asintomatico: anche lui si trova ora ricoverato al San Giuseppe Moscati, nel reparto malattie infettive. Altri due casi invece a Rotondi.

Ottaviano Vistocco, il sindaco di Santa Lucia di Serino, ha espresso la propria vicinanza ai cittadini colpiti dal coronavirus, ribadendo “per l’ennesima volta, il rispetto di tutte le misure necessarie ed indispensabili per la prevenzione ed il contrasto al CoViD-19. Si ricorda che la mancata osservanza dei protocolli sanitari configura l’applicazione di sanzioni amministrative. Confidiamo nel senso di responsabilità già dimostrato dall’intera comunità“, ha concluso impaurito il primo cittadino.

 

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Attualità

A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Attualità

Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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