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“Sogni denti che cadono?” Scopriamo cosa significa

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Spesso accade di sognare denti che cadono, che sanguinano, che vengono strappati o causano dolore, denti che spuntano o mordono voracemente, e di provare in relazione a tali eventi sentimenti di impotenza, frustrazione, paura, vergogna, desiderio di aggredire o di assimilare un oggetto. Questo avviene perché i denti richiamano simbolicamente parti di noi e della nostra interiorità.

IL SIGNIFICATO SIMBOLICO DEI DENTI

L’immagine più frequente, che generalmente ci rappresentiamo in riferimento ai denti e che ne definisce un aspetto simbolico condiviso, è costituita dalla relazione denti-aggressività. Il riferimento è da rintracciarsi nel campo della psicologia evoluzionistica e dunque ben radicato nell’inconscio da quando siamo piccoli.

La prima immagine che abbiamo dei denti da bambini è connessa alla loro funzione di nutrimento: i denti consentono di mordere e masticare il cibo. Ma c’è anche un aspetto comunicativo: impariamo ben presto che “mostrare i denti” significa essere arrabbiati, come accade nel regno animale.

Quando spuntano i primi denti i bambini possono mordere le cose, masticarle, sminuzzarle, metaforicamente “aggredirle”. Ma mostrare i denti significa anche sorridere. L’aspetto socio-relazionale passa tramite i segnali che rimandanole espressioni del viso, che diventano un mezzo fondamentale per manifestare le proprie intenzioni e le proprie emozioni, in questo caso positive, benevole, di accoglienza. Nei primi apprendimenti, si comprende che se si dà un morso con i denti si causa del male a chi lo riceve. I bambini, sulla base di evidenze di questo tipo, iniziano anche a sperimentare e a canalizzare la propria pulsione aggressiva, ad autoregolarsi in rapporto agli altri.

SOGNARE DENTI CHE CADONO

In sogno, in quest’ottica la caduta dei denti può rappresentare la percezione di sentirsi deboli, impotenti, insicuri e di tenere dentro di sé la propria aggressività, non riuscire ad esprimerla, sentirla repressa, non riuscire  a dominare e “mordere la vita”.

Una conseguenza di tali sentimenti nell’adulto può essere la percezione di perdere la propria forza e virilità, la paura di fallire o di invecchiare (perdere i denti è anche connesso all’avanzare dell’età).

Inoltre, è tipico il sogno della caduta dei denti nei bambini nella fascia d’età 7-12. Questa è la fase della caduta dei denti da latte: i denti decidui e la loro progressiva caduta e sostituzione con i denti definitivi segnano unatappa fondamentale nella vita di un bambino, perché il percorso può essere vissuto in modo traumatico,doloroso, o comunque preoccupante, con annessi sintomi quali febbre e gengive infiammate. Qui in genere si sviluppano anche i primi approcci con la figura del dentista, e sarà importante superare  efficacemente le prime paure connesse alle manipolazioni della bocca e dei denti, affinché non si generino  ricordi traumatici. Soprattutto, questa fase rappresenta un importante momento di cambiamento. Il passaggio che sancisce la  caduta dei denti da latte alla dentizione permanente, che resterà tale per tutta la vita, è un significativo  “marchio” di crescita per un bambino.

Se si tratta di adulti, sognare la caduta dei denti può infatti rappresentare la rievocazione di tale periodo  infantile, dunque il verificarsi di un momento regressivo nella propria vita, o rappresentare la metafora di un  nuovo cambiamento che si sta realizzando in tempi attuali.

Perdere i denti è anche significativo di “strappi emotivi”, di eventi traumatici quali, ad esempio, una perdita  importante, un lutto, la fine di una relazione, o il timore che ciò stia per accadere.

In ottica psicoanalitica, sia Freud che Jung associano la caduta dei denti nei sogni al piacere sessuale in senso  autoerotico o all’angoscia di castrazione, intesa come la paura di essere puniti, “evirati” metaforicamente.Potrebbe essere collegato a sensi di colpa, vergogna, impotenza o al timore di essere giudicati, in riferimento  a situazioni di vita in cui si stiano sperimentando tali vissuti.

E DENTI CHE SPUNTANO

Di contro, quando si sognano i denti che spuntano, soprattutto i molari, in genere associati alla capacità di “giudizio” nelle credenze della nostra cultura, questo potrebbe rappresentare anche in sogno il sentirsi  “giudiziosi”, star crescendo, essere in un momento evolutivo e star acquisendo nuove consapevolezze.

L’eruzione dei denti è un fenomeno connesso alla sfera di significati opposti alla loro caduta, dunque collegata alla percezione di sentirsi forti, aggressivi, di voler esternare la propria rabbia, e può indicare una frustrazione  connessa a desideri di successo, prevaricazione, dominio o potere.

Se si mostrano i denti e sono brillanti o si sorride, i sentimenti evocati sono di piacevolezza, benessere o gusto  estetico. Il sorriso, se percepito come “finto”, potrebbe indicare la percezione di essere inautentici o di  percepire inautenticità nei propri legami.

ALTRI SOGNI SUI DENTI

Inoltre, la sicurezza di sé e l’autostima sono connesse strettamente all’immagine di sé: di solito è negativa o  compromessa se in sogno ci si guarda allo specchio e cadono i denti mentre li si sta lavando, o se sono cariati, sanguinanti, soprattutto se connessi alla vergogna di poter essere visti con quel “difetto”.

Denti spezzati o in frantumi possono indicare la percezione di perdere o separarsi da parti di sé, di non  riconoscersi più in aspetti di sé stessi, sentirsi frammentati, “a pezzi”.

I denti che “mordono” possono invece indicare metaforicamente un desiderio sessualizzato, la volontà di  fondersi con un oggetto amato, prenderlo, possederlo, farlo proprio, nell’ottica dell’assimilazione, o ancora,  distruggerlo: cambia il significato se ciò viene fatto sensualmente, giocosamente o rabbiosamente, se l’atto  danneggia o meno l’oggetto che si morde.

Dunque, l’oralità e la voracità evocate da sogni di questo tipo possono essere indicative di pulsioni libidiche o  aggressive, a seconda dei nessi associativi e delle percezioni del soggetto.

Come si evince, la sfera di significati associati ai denti è molto vasta: va sempre tenuto conto che l’interpretazione dei sogni è da contestualizzare alla luce dei personali significati simbolici, che l’individuo  ricama in relazione alle proprie rappresentazioni costruite dall’infanzia, al momento di vita che sta vivendo,  alle proprie angosce e desideri, ed infine all’emozione sottesa al sogno.

Dott.ssa Simona Galietto

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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Istat: solo al sud Italia si continua ad andare in chiesa

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Chiese sempre più vuote in Italia: secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2022 è stato toccato il minimo storico con il 18,8 per cento delle persone che vanno a messa almeno una volta a settimana. Sono molto più numerosi, il 31%, coloro che lo scorso anno non hanno mai messo piede in chiesa, se non per un evento particolare, come battesimi, matrimoni o funerali. Il restante 50% degli italiani frequenta un luogo di culto in modo discontinuo o occasionale.

A livello territoriale è il Mezzogiorno l’area più “religiosa” del paese, con il 29,3% della popolazione che frequenta con regolarità le funzioni, il centro si attesta invece su valori del 22,6%, numeri simili al nord con il 22,7%.

Tra le regioni è la Calabria quella con il numero più alto di praticanti, il 32,3% della popolazione.
Dal lato opposto invece è la Valle d’Aosta il territorio che presenta i valori più bassi, 16,5%.

Interessante anche le differenze che si riscontrano a livello micro-territoriale, in particolare la popolazione che vive nelle periferie delle aree metropolitane frequenta mediamente il 3% in più rispetto alla popolazione che vive nel centro città.

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Istat, la Campania è la regione con la più bassa speranza di vita

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La Campania, nonostante un considerevole recupero, rimane la regione con la speranza di vita più bassa tanto tra gli uomini (79,7) quanto tra le donne (83,8).

E’ il dato che si ricava dagli indicatori demografici dell’Istat pubblicati oggi e relativi al 2024.

Nella graduatoria nazionale che fa segnare il minimo storico della fecondità, con 1,18 figli per donna, la Campania si piazza al terzo posto tra le regioni italiane. Il primato della fecondità più elevata continua a essere detenuto dal Trentino-Alto Adige, con un numero medio di figli per donna pari a 1,39 nel 2024, comunque in diminuzione rispetto al 2023 (1,43). Come lo scorso anno seguono Sicilia e Campania. Per la prima, il numero medio di figli per donna scende a 1,27 (contro 1,32 del 2023), mentre in Campania la fecondità passa da 1,29 a 1,26. 

La perdita di popolazione nel Mezzogiorno dovuta agli spostamenti tra i Comuni colpisce tutte le regioni dell’area, con intensità più marcata in Basilicata e Calabria dove si osservano i tassi migratori negativi più alti: rispettivamente -5,0 per mille e -4,6 per mille. Anche il Molise (-3,8 per mille) e la Campania (-3,3 per mille) mostrano un tasso migratorio negativo significativo, sebbene meno accentuato.
La Campania, infine, si distingue anche come la regione con la più alta quota di popolazione in età attiva (65,3%), seguita dal Lazio (64,2%) e dalla Lombardia (63,9).

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