Avevano “protestato” l’arrivo in piazza, a Codogno, di Matteo Salvini, in maniera pacifica. I loro cartelli esprimevano semplicemente un parere personale, un opposizione a Salvini e alla Lega.
Alessandra e Arianna hanno 22 e 18 anni sono state incolpate per un “Non ci rappresenti” e “Codogno non è solo Lega”.
A loro i leghisti hanno rivolto e postato sui social commenti psicologicamente devastanti.
Le due riprese da una foto dell’Ansa, sono al centro di un vortice. A scatenare gli animi ci ha pensato la senatrice leghista Roberta Ferrero, rendendo il suo profilo Facebook teatro di attacchi e psico-violenza. Ha postato la foto delle ragazze ben consapevole di quello che avrebbe scatenato e da quel momento è partita la valanga di insulti ad Alessandra e Arianna.
In un paese dove vige la libertà di pensiero e di parola, chi crede di aver il potere di intimidire attraverso le minacce chi la pensa diversamente, cade in un reato oltre che nella più infima vergogna. Ancor più se si tratta di una senatrice.
La madre delle due ragazze, una professoressa e preside liceale, ha già sporto denuncia alle autorità e noi speriamo che la faccenda si risolvi al più presto con le giuste sanzioni.