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“Non perdono il mio ex”. Le parole di Amanda che fu spinta sugli scogli a Nisida

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Amanda, la ragazza di 22 anni di Caserta, che fu spinta dal fidanzato Gennaro Maresca sugli scogli a Nisida l’11 giugno scorso, è stata intervistata dal quotidiano Il Mattino. “Non lo perdono, è un’azione che non doveva essere compiuta però, dall’altra parte, sono consapevole che si possono commettere dei gesti senza pensare o per rabbia. Intendo dire, senza che ci sia la volontà di far male.

Questo però, non significa che lo perdono, credo piuttosto che prima o poi, saremo uno di fronte all’altro e parleremo di ciò che è accaduto. Ce l’ho con lui anche perché non si è buttato in acqua per prendermi. Non riesco ancora a camminare – racconta Amanda – ma mi sento bene”. La giovane dovrà restare in riposo a casa a causa delle fratture al bacino, forse tornerà a camminare tra un mese.

“Mi sento davvero molto fortunata – spiega Amanda, durante l’intervista – e mi considero miracolata. Ho sempre avuto una gran voglia di vivere ma, adesso, ancora di più. Mi impegnerò per la mia riabilitazione e posso contare sull’affetto della mia famiglia e dei miei amici che mi vengono a trovare ogni giorno”.

E continua: “Sono grata al personale sanitario, ma oggi non sarei qui se non ci fosse stato Damiano Preni, il buttafuori che si è lanciato in acqua salvandomi. Lo considero il mio angelo e una delle prime cose che ho voluto fare quando ho ripreso coscienza, è stato conoscerlo e ringraziarlo. Vorrei chiedere al sindaco de Magistris di riconoscergli questa azione coraggiosa e dargli la cittadinanza, perché so che vuole fare il poliziotto ma essendo albanese non ha mai potuto”.

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Napoli invasa dai turisti, Manfredi dichiara: “Preferisco una città piena piuttosto che vuota e povera”

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Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi è stato interpellato sull’ondata di turismo che ha invaso il capoluogo campano nelle ultime settimane, ma quest’overtourism non sembra preoccupare il primo cittadino. Ecco le sue parole:

“Stiamo vivendo una grande crescita economica della città e ciò significa lavoro per decine di migliaia di persone e crescita del reddito. Il turismo porta presenze ed io preferisco una città piena, anche troppo piena, piuttosto che una città vuota e povera. Dobbiamo sempre più spingere sull’organizzazione dei servizi”.

Poi, riguardo la morte della ragazza salentina presso un B&B di piazza Municipio, Manfredi ha aggiunto:

“La responsabilità dei controlli di sicurezza sui B&B dipende anche da norme nazionali che oggi non ci sono, e quindi noi sempre di più stiamo lavorando sull’emersione: con il codice unico abbiamo, entro fine anno, la possibilità di regolarizzare tutti i B&B, e credo pertanto che chi verrà a Napoli troverà una città accogliente, sicura e anche in grado di includere tutti”.

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Stellantis, parla Salvini: “Il problema non sono le richieste di Tavares, ma è la proprietà”

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Tiene banco in questi giorni il caso Stellantis, dopo che l’AD Tavares è stato liquidato con una buonuscita da 100 milioni di euro.

Sulla questione è intervenuto stamane il vicepremier nonché ministro di Trasporti e Infrastrutture Matteo Salvini, che a margine dell’assemblea Alis ha così dichiarato:

“In Stellantis il problema più che Tavares e le sue esorbitanti richieste, è la proprietà. E’ una proprietà che di italiano ormai ha ben poco, che ha preso soldi in Italia per decenni per aprire fabbriche all’estero. Bisogna convocare i sindacati. Il mio pensiero da ministro dei Trasporti è vicino agli operai e alle loro famiglie, faremo di tutto per salvaguardarli”.

Poi, prosegue: “Stellantis è il peggior esempio di come si fa impresa con il denaro pubblico. John Elkann avrebbe già dovuto venire in Parlamento e con un assegno non a parole, con un assegno che ricordi quanti miliardi di euro di denaro pubblico quest’azienda ha incassato negli anni. Ci sono ancora prestiti garantiti dallo Stato per miliardi di euro, a fronte di quali risultati economici, di quali chiusure, di quali licenziamenti e cassa integrazione”.

Infine, conclude: “Quest’azienda che quando c’è qualcosa da guadagnare incassa e scappa, e quando c’è qualcosa da chiedere lo chiede ai suoi operai”. 

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Napoli, corteo di tir per protestare contro il governo: le ultime

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Nel corso della mattinata odierna si è svolto a Napoli un corteo di tir, organizzato dalla sigla Trasportounito che rappresenta diverse imprese di autotrasporto.

La protesta è iniziata stamane dalla zona industriale di Gianturco, paralizzando il traffico cittadino. In particolare, i manifestanti chiedono maggiore attenzione al governo e al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, criticando l’inerzia nell’affrontare i gravi problemi che riguardano il settore dell’autotrasporto italiano.

Pertanto il corteo è stato accompagnato da cartelli e slogan, tra cui uno che ritraeva Salvini con orecchie d’asino e la scritta ‘No i ministeri agli asini’. La protesta denuncia la scarsa somma di 5 milioni di euro destinata alla formazione di nuovi conducenti e chiede misure più concrete, simili a quelle adottate in altri paesi europei.

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