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Attualità

Caserta. L’incubo di una bambina: gli abusi e le minacce di un parente

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La costringeva al silenzio e a nuovi abusi, minacciandola di diffondere dei video intimi che la ritraevano e che che lui stesso aveva girato. Gli abusi erano iniziati nel 2014, quando la bambina aveva solo 7 anni.

E’questo il caso di un 25enne del Casertano che è stato sottoposto agli arresti domiciliari in esecuzione di un’ordinanza per abusi sessuali pluriaggravati.

Tutto è iniziato sei anni fa, nel 2014. Si conoscevano già, la piccola era sua parente, e per questo era riuscito ad avvicinarla facilmente e poi ad abusare di lei. E, per assicurarsi il suo silenzio, aveva fatto leva sulla vergogna: se avesse raccontato a qualcuno quello che succedeva tra loro, lui avrebbe mostrato a tutti quei video che aveva girato col cellulare. L’incubo è andato avanti per quattro anni, fino al 2018, quando la bambina, ad ormai 11 anni, si è trasferita con la famiglia in un’altra città.

A finire in manette un 25enne della provincia di Caserta, sottoposto agli arresti domiciliari sabato scorso, 27 giugno, destinatario di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa il giorno precedente dal gip di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della locale Procura ed eseguita dalla Squadra Mobile di Caserta. Il ragazzo è ritenuto responsabile di abusi sessuali pluriaggravati, consumati dal maggio 2014 al 10 gennaio 2018, ai danni di una minorenne a lui legata da rapporti di parentela.

Le indagini sono state coordinate dalla sezione specializzata della Procura di Santa Maria Capua Vetere e affidate alla Squadra Mobile di Caserta, agli ordini del dirigente Davide Corazzini.

L’inchiesta è iniziata quando in commissariato si è presentata una donna della provincia di Caserta, che ha raccontato quello che le aveva appena confidato la figlia: per quattro anni era stata costretta a subire abusi sessuali dal 25enne e fino a quel momento non aveva parlato per paura e per vergogna. Era stata infatti minacciata: se avesse chiesto aiuto o raccontato di quel rapporto il ragazzo avrebbe diffuso dei video intimi che le aveva girato di nascosto.

Le violenze sono continuate fino a quando la bambina ha cambiato città e si è trasferita con la famiglia per esigenze lavorative dei genitori.

Gli investigatori hanno ascoltato numerosi familiari e analizzato i supporti informatici del 25enne. I video non sono stati trovati, ma sul telefono c’erano le conversazioni con cui è stato accertato che il racconto della bambina era reale. Davanti all’evidenza dei fatti, il ragazzo, ormai alle strette, ha confessato.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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Il piccolo Ethan riabbraccia finalmente la madre Claudia: “Sono felicissima”

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una madre e di un figlio che si sono ritrovati dopo circa tre mesi.

Si tratta del piccolo Ethan, che ha finalmente riabbracciato la madre Claudia, dopo che lo scorso agosto il padre del piccolo nonché ex marito della donna, Eric Howard Nichols, le aveva sottratto con l’inganno il bambino mentre erano in vacanza in Puglia.

Tuttavia, la Polizia statunitense è riuscita a rintracciare e bloccare l’uomo nella contea di Orange a Los Angeles, dove si era trasferito con il figlio dopo la fuga. Pertanto, intorno alle 23 di ieri la donna è arrivata a Los Angeles riabbracciando il figlio.

Ecco le parole della donna:

“Sono felicissima. Come mi ha visto, mi ha fatto il suo splendido sorriso. L’ho trovato cresciuto, molto più pesante, ormai ha sei denti e gattona velocissimo. Si mette dritto in piedi da solo, è meraviglioso essere di nuovo con lui”.

Adesso il piccolo è stato affidato temporaneamente alla madre Claudia Ciampa, poiché ci sarà un percorso giudiziario che vedrà come controparte il padre americano del bambino, con un giudice che deciderà sull’applicazione della Convenzione Internazionale de L’Aja e a chi spetterà tenerlo definitivamente.

“Ora cominceranno le udienze, di cui la prima sarà già domani. Speriamo che si risolva tutto per il meglio e al più presto, così che possiamo tornare insieme in Italia”, afferma Claudia dall’America.

L’avvocato Gian Ettore Gassani, difensore di Claudia e presidente dell’AMI ha aggiunto:

“Il ministero invita tutti alla calma e siamo d’accordo anche io e la madre. Siamo solo all’inizio di un’avventura difficile, che ci farà attendere ancora un po’ di tempo per la decisione finale del giudice sul rimpatrio della signora Ciampa e di suo figlio”.

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Napoli celebra Maradona con un raduno a lui dedicato: le ultime

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Diego Armando Maradona continua a vivere nel ricordo di chi lo ha amato e di chi ne ha ammirato le gesta, soprattutto quella città di Napoli che non lo ha mai dimenticato.

Pertanto, grazie all’idea dell’avvocato Sergio Pisani, la figura del Pibe de Oro sarà celebrata nel raduno intitolato ‘Maraduno’, che vedrà la partecipazione attiva del pubblico protagonista del primo murales umano dedicato al compianto campione argentino.

Il raduno si terrà all’Edenlandia di Napoli domenica 24 novembre, con l’obiettivo di unire i tifosi, i sostenitori di Diego e la città intera. Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare foto dei loro tatuaggi e tributi artistici dedicati al campione argentino, che verranno poi trasformati in un murales collettivo.

L’inizio è fissato per le ore 12, con un dj set a tema Maradona e proiezioni su un maxischermo. Seguiranno l’esibizione della Banda Argentina e canti in onore di Diego; la raccolta e l’esposizione di cimeli e tatuaggi tributo a Maradona, con apertura del progetto murales umano; una mostra dei cimeli storici di Maradona; la premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego e una foto di gruppo per il libro celebrativo realizzato con l’editore Cuzzolin, con le fotografie che verranno scattate dai professionisti Mario Durante e Nico Nocera.

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