Sull’edizione odierna del Secolo XIX, si legge la notizia che Enrico Preziosi, presidente del Genoa sarebbe finito nel mirino degli inquirenti nell’ indagine per estorsione di 15 ultrà rossoblu.
Le accuse nei loro confronti sarebbero state quelle di associazione a delinquere, estorsione, violenza privata e intestazioni fittizie.
In particolare i pm fanno riferimento, oltre che allo storico giorno in cui i capi ultrà chiesero ai giocatori rossoblu di togliere la maglia e restarne senza in campo, anche a delle minacce subite da alcuni calciatori. Nel 2017 infatti Armando Izzo (napoletano attualmente al Torino) venne accerchiato in un ristorante da una ventina di tifosi che gli intimidarono qualcosa.
Di questo ne era al corrente anche il presidente della società rossoblù, tant’è che in alcune intercettazioni con gli avvocati della società si lamentava dell’accaduto. Interrogato, però, dal pm, Preziosi avrebbe negato tutta la sua conoscenza per tirarsi fuori dalla vicenda, nonostante riguardi la sua squadra e i suoi tifosi.
Ad oggi l’indagine prosegue e molti pesci piccoli saranno messi in manette. Il problema sarà toccare i vertici e molto probabilmente, se addirittura il presidente stesso cade nell’omertà, sarà impossibile.