ARZANO – 10 Farmacie, tutte e 10 chiuse, domenica 21 giugno. La nostra mail continua a ricevere segnalazioni dai cittadini arzanesi, che denunciano lo stato di completo abbandono in cui versa il paese a ridosso del capoluogo.
Nel weekend scorso sono arrivate molte segnalazioni e, tra tutte, quella di un anziano signore è la più toccante.
“Oggi, mia moglie, dopo pranzo si è sentita male e ha avuto bisogno di un antispastico. Il medico curante, gentilissimo, mi ha dettato il nome del medicinale e mi ha detto di andare a prenderlo in farmacia al più presto, per evitare che i dolori aumentassero. Abito a via 7 Re e sono andato alla mia solita farmacia, quella del dott. Micillo che era chiusa. Ho letto sul cartello la farmacia di turno, quella Liberti all’altro capo di Arzano e piano piano ci sono arrivato. Ho 79 anni e qualche acciacco e mi stanco presto, purtroppo. Quando sono arrivato, ho trovato la farmacia chiusa e il cartello che dice di andare a Casoria. Ero uscito da casa da più di un’ora, non guido più e con mia moglie non c’era nessuno. Allora, sono stato costretto a tornare a casa a mani vuote e a chiedere la cortesia al mio dirimpettaio di andare con la sua auto a Casoria. Intanto a mia moglie il malessere aumentava e solo grazie alla gentilezza del mio vicino di casa l’ho potuta soccorrere.”
Insomma, ad Arzano i turni delle Farmacie restano sulla carta, tanto a rimetterci sono i più deboli, gli anziani e i malati le cui proteste non spaventano nessuno.
La Commissione straordinaria e la Polizia municipale invece di divertirsi con manifesti e titoloni farebbero bene a riportare ordine e legalità nel Paese.