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Napoli. Quando ci sarà la riapertura di via Marina e come sarà

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L’inaugurazione di una delle più importanti arterie della nostra città è stata slittata a fine luglio.

Via Marina è stata completamente asfaltata e ristrutturata, con larghi marciapiedi ma l’ultimo tratto, di via Ponte dei Francesi, sarà asfaltato solo a metà.

Secondo il parere della Soprintendenza, l’altra corsia di 300 metri resterà con i cubetti di porfido. Molti alberi saranno sostituiti dal comune ma restano ancora ferme le linee 2 e 4 del tram che saranno riattivate solo dopo l’estate.

Non è escluso che qualche rifinitura possa essere completata dopo luglio, in base alle prescrizioni eventuali della commissione di collaudo. Il Comune di Napoli, infatti, ha previsto una proroga di 4 mesi rispetto alla data di consegna dei lavori che era stata fissata al 30 marzo scorso, ma che è slittata a causa del Coronavirus.

Il restyling di via Marina era stato fermato il 4 marzo per il Covid19 ed è stato tra i primi a riprendere il 22 aprile. Ma sarà rifatta solo parzialmente la parte in prossimità del Ponte dei Francesi, dove resteranno i cubetti di porfido su metà carreggiata, mentre sull’altra ci sarà l’asfalto. Tratto da riasfaltare inizialmente incluso nell’appalto di 21 milioni di euro finanziato con i fondi europei.

I lavori di via Marina erano iniziati a novembre del 2015, dovevano concludersi entro 5 mesi e mezzo, ma a causa di diverse problematiche sono slittati fino ad oggi. Il tema è stato al centro della commissione Trasporti di questa mattina, presieduta da Nino Simeone.

Non mancano le polemiche. L’ultimo tratto dopo l’accesso dell’autostrada in via Ponte dei Francesi, che confluisce poi in Corso San Giovanni, resterà per metà con i cubetti di porfido com’è stato richiesto dalla Soprintendenza, come tratto storico distintivo della sua configurazione straordinaria.

Per il Comune, ormai, siamo in dirittura d’arrivo. “Ci sono state problematiche – ha spiegato il dirigente Nicola Masella, dell’assessorato alle Opere Pubbliche – ma siamo verso la conclusione. Il contratto con la nuova ditta Ati Cogepa-Paco è stato sottoscritto nell’aprile 2019 e i lavori sono iniziati da allora, con qualche opera di messa in sicurezza precedente. A dicembre sono stati consegnati i nuovi elaborati tecnici, con chiusura intervento prevista per il 30 marzo. A febbraio 2020 abbiamo ricevuto una richiesta di proroga di 30 giorni dalla impresa affidataria, per difficoltà nell’allaccio degli impianti elettrici, perché la rete è gestita da un ente terzo, mentre a novembre abbiamo avuto tempo atmosferico poco favorevole, con molte giornate di pioggia. Non abbiamo potuto valutare la richiesta di proroga perché è intervenuto il lockdown per il Covid. A causa del Covid19 i lavori sono stati sospesi a marzo e sono ripresi il 22 aprile […]. Dopo la riapertura i lavori sono stati riprogrammati e si prevede di completare le opere civili entro metà luglio con completamento lavori a fine luglio. Completeremo marciapiedi, pavimentazione, illuminazione e opere tramviarie”.

In ritardo anche la riattivazione del tram. Al momento è stata avviata solo la linea 1. “I lavori sono quasi completati – conclude Masella – Stiamo completando le ultime attività sulla linea tramviaria e filoviaria alla rotatoria di Sant’Erasmo dove stiamo realizzando la racchetta per chi viene da Napoli centro che consentirà di ritornare indietro. Le altre opere sono completate e manca solo l’autorizzazione dell’Ustif, l’ufficio tecnico del Ministero dei Trasporti”.

Per settembre saranno attive linea 4, linea 2 oltre alla linea 1 già attiva, con 20 tram. In esercizio anche i Ctk, i tram storici che in questi tre anni sono stati tutti riqualificati, che circoleranno da San Giovanni a piazza Nazionale sulla linea 2, con frequenza da 6 a 10 minuti. Un servizio che libererà parecchi autobus.

Su via Marina ci saranno i semafori intelligenti: saranno installate le telecamere, non quelle di Ztl, ma occhi elettronici che rileveranno le code e regoleranno i semafori in base al traffico. Infine, per il totem di Sant’Erasmo nel progetto esecutivo doveva ospitare le pubblicità ma ospiterà una installazione artistica di accesso alla città.

 

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