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Elettra Lamborghini è a Napoli: il motivo sorprende tutti

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La nota cantante Elettra Lamborghini si è recata a Napoli per trovare e provare l’abito da sposa dei suoi sogni.

Normalmente la scelta dell’abito nuziale resta nascosta e misteriosa fino al giorno delle nozze, ma non è così per l’anticonvenzionale Elettra, pronta come sempre a stravolgere ogni tradizione.

Dopo essersi svegliata all’alba e aver preso il treno è finalmente giunta nella magnifica Città del Sole ed ha condiviso su Instagram le prime immagini “in bianco”.

Ad accompagnarla l’amico Marco Ferrero, più conosciuto come “Iconize” il suo nome da influencer, che vedendola indossare l’abito si commuove.

Ad osservare e coordinare il tutto Enzo Miccio, il famosissimo wedding planner scelto da Elettra per organizzare le nozze con il dj Afrojack.

Non vedeva l’ora di provare l’abito, come ha annunciato sui social svelando la notizia con un tenero “Domani sarà un giorno speciale” e così lunedì ha finalmente provato l’abito da principessa scelto.

Prova vari abiti, quello a sirena più sobrio le piace moltissimo ma è entusiasta e commossa nel provare quello ampio e in tulle: la scelta sembra essere quest’ultima, che rispecchia di più la sua esuberanza.

La regina del twerking si appresta così a coronare il suo sogno. Le nozze, approvate dal padre Tonino Lamborhini, sono previste per settembre. Elettra le ha confermate ed incrocia le dita nella speranza che l’emergenza finisca e che la festa non sia rovinata dalla pandemia.

Sogna di avere almeno due bambini e di chiamarli con nomi stravaganti quanto il suo. La proposta è arrivata da parte dell’olandese Nick van de Wall, lo scorso Natale, come avviene “tradizionalmente” davanti a tutta la famiglia.

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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