Il sindaco partenopeo Luigi De Magistris, intervenuto ai microfoni de ‘Il mattino di Radio 1‘, ha parlato dell’emergenza Coronavirus e della ripresa della città di Napoli:
“Napoli ha ripreso a vivere molto rispetto ad altre città. C’è energia, c’è voglia di ripresa, ci sono lacrime, sofferenza, assenza di liquidità, saracinesche che non si aprono, ma anche voglia di mettere in campo creatività per costruire un’estate sicura dal punto di vista sanitario ma anche dell’attrattività.
Abbiamo avuto 1000 positivi su un milione di abitanti, c’è stato un atteggiamento molto responsabile e come abbiamo fiutato cosa accadeva al Nord ci siamo chiusi in casa.
Dobbiamo rimettere in campo – continua il Sindaco di Napoli – l’economia circolare fatta di artigianato, commercio, turismo, cultura. Stiamo lavorando su un’attrattività forte quest’estate, perché nel mondo c’è bisogno di voglia di ripartire. Bisogna sciogliere la paura e dimostrare che Napoli è una città in cui si può venire e gli indicatori che abbiamo sono positivi. Parlando con i commercianti e con gli operatori si sta registrando un rapido trend in ascesa di presenze.
Punteremo molto sulla cultura ma in modo diverso con più iniziative in tutta la città, più recupero di luoghi che prima erano meno frequentati, e poi sulla potenza di Napoli che, nel bene e nel male, quando azzecca ‘la mossa’ fa il giro del mondo.
Elezioni Regionali? Scioglierò definitivamente la riserva entro una settimana. A settembre si vota per le regionali e a giugno prossimo scade il mio secondo mandato, io come priorità vorrei finire il mandato, è un anno molto importante e difficile per la mia città.
L’opzione principale – spiega De Magistris – è quindi continuare fino alla fine del mandato e non candidarmi alle Regionali ma scioglierò definitivamente la riserva entro una settimana.
Ancora sull’emergenza? È andata bene sul piano sanitario – conclude – perché sono stati molto bravi i campani. La regione Campania si era presentata all’inizio del virus con 300 posti in terapia intensiva su 6 milioni di abitanti. Lo smantellamento della sanità pubblica in questi anni è stato spaventoso“.