Paul Mccartney ha dichiarato tutto il suo dissenso in un post Facebook. Per il famoso cantante, ripagare i suoi fans con un voucher e non con il denaro è qualcosa di scandaloso.
L’indignazione di Paul è stato motivo di sfogo a causa degli eventi che salteranno per un intero anno: solo nel 2021 potranno ritornare concerti musicali e live . Ma il grido di vergogna a cui Paul ha dato alito, sembra più una scelta ben precisa, probabilmente una posizione presa solo per dimostrare la sua vicinanza ai follower e dire qualcosa per loro.
In effetti la risposta degli organizzatori dei due eventi in questione (si sarebbero dovuti tenere a Napoli e a Lucca), ha spiegato a 360 gradi i motivi di tale scelta da parte del governo italiano e delle amministrazioni degli eventi in questione. La squadra dell’ ex cantante dei Beatles era in realtà al corrente di come sarebbero stati ripagati i paganti, quindi gli organizzatori hanno voluto ribadire che non cambieranno i piani in corso. I voucher sono una scelta definitiva.
Per una volta ci sentiamo di appogiare le scelte prese , schierandoci affianco ai criticati e non a chi critica senza sapere.
Caro Paul, i fans con voucher o soldi in meno potranno tornare a vedere i tuoi live nel 2021 (se vorranno); ma la crisi non va alimentata, il settore musicale va rialzato e per non buttarlo totalmente giù, purtroppo, non si possono ridare miliardi di euro indietro.
Bisogna solo attendere le condizioni migliori per far tornare ciò che alla fine tutti vogliamo: la musica e non le chiacchiere.