Il senatore Luigi Cesaro in merito all’inchiesta che ha portato a 59 arresti per gli intrecci tra camorra e politica a Sant’Antimo (clicca qui per l’articolo), in provincia di Napoli, il comune di cui è originario afferma di esserseli guadagnati quei voti. Tra gli arrestati ci sono tre suoi fratelli, mentre lui risulta indagato ed era stata richiesta una misura cautelare ma i giudici si sono riservati sulla decisione.
“Sono esterrefatto – dice Luigi Cesaro – nell’apprendere da notizie di stampa il mio presunto coinvolgimento in pratiche di raccolta del consenso non regolari e addirittura oggetto di ipotizzato accordo con ambienti riconducibili a consorterie criminali.
Nel corso della mia lunga e diversificata esperienza politica ed istituzionale mi sono più volte cimentato in campagne elettorali, da quelle europee a quelle nazionali, provinciali e comunali: sempre il consenso sulla mia persona è stato raccolto in modo assolutamente trasparente ed i suffragi ricevuti sono stati frutto esclusivamente del mio impegno a sostegno delle nostre comunità e della mia nota disponibilità nei confronti dei cittadini”.
“Sono perciò convinto – continua il parlamentare – che l’approfondimento dei fatti e l’attenta valutazione delle circostanze in questione permetteranno alla verità di emergere e, come già accaduto nelle precedenti contestazioni che mio malgrado mi hanno coinvolto, i fatti si incaricheranno dì dimostrare la mia assoluta estraneità a qualsiasi addebito. Ed è perciò che con animo assolutamente sereno affronterò anche questa ulteriore prova”.