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CASORIA. Palestra chiusa, la ragazza contagiata: “Smettete di insultarmi senza sapere”

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La palestra chiusa a Casoria ha creato un po’ di confusione in città: tantissime persone, sui social, hanno attaccato la ragazza, che, secondo la tesi di alcune testate giornalistiche, si era recata in palestra nonostante fosse ancora in attesa dell’esito del tampone.

La notizia è stata smentita già dal proprietario, ma la ragazza contagiata ci ha tenuto a ribadire il concetto.

Ecco le sue dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Napoli Fanpage:

Non sono una irresponsabile, non sono andata in palestra sapendo di dover attendere gli esiti di un tampone per il Coronavirus. Io non sapevo di aver contratto il virus. Ho rispettato il lockdown, stavo bene, non sono mai stata a rischio contagio. Ho fatto un test sierologico perché sono andata a donare il sangue. E solo lì ho saputo di questa condizione.

Ora sono a casa, in quarantena, non sono sottoposta a cure, fortunatamente. – continua – Ma sto male, sto malissimo  psicologicamente perché leggo i commenti orribili di certa gente sui social. Mi accusano di essere irresponsabile, di mettere a repentaglio le vite altrui, niente di tutto ciò. Voglio spiegare cosa è realmente accaduto.

Quando è finito il lockdown come tutti ho cercato di riprendere la vita normale. Sono una donatrice di sangue, per me è una cosa importantissima. Donare è stata la prima cosa che ho fatto. E poi sono tornata in palestra, come tanta gente normale. In palestra, lo voglio dire, si sono comportati in maniera corretta, col distanziamento sociale, la sanificazione, il controllo delle temperature. Tornando alla mia vicenda, quando si dona il sangue si ricevono poi via email le analisi cui viene sottoposto il campione di plasma. A me anziché l’email m’ha chiamato l’ospedale Monaldi di Napoli, spiegando che erano stati rilevati anticorpi che segnalavano una infezione Covid trascorsa. Dunque ero ammalata, guarita e rimasta asintomatica? Così sembrava. Mi sono messa in quarantena insieme ai miei familiari da subito e come si fa in questi casi ho avvisato tutte le persone con le quali ero stata in contatto, dunque anche la palestra.

Sottoposti a tampone, io e miei due familiari, abbiamo saputo che per me e per mio padre il Covid-19 era ancora in atto, mio fratello non ce l’ha.

Ora – conclude – siamo a casa, ho dovuto avvertire tutti, la palestra e le mie amiche e fortunatamente chiunque abbia avuto contatti con me, sottoposto a tampone, non ha sviluppato il virus. Farò il secondo tampone nei prossimi giorni e spero di essere negativa, voglio uscire da questa storia. Però ci tengo a dirlo e ribadirlo: tengo alla salute mia, a quella delle persone che amo e a quella della collettività; non sono una incosciente. Smettete di insultarmi senza sapere“.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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Il piccolo Ethan riabbraccia finalmente la madre Claudia: “Sono felicissima”

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una madre e di un figlio che si sono ritrovati dopo circa tre mesi.

Si tratta del piccolo Ethan, che ha finalmente riabbracciato la madre Claudia, dopo che lo scorso agosto il padre del piccolo nonché ex marito della donna, Eric Howard Nichols, le aveva sottratto con l’inganno il bambino mentre erano in vacanza in Puglia.

Tuttavia, la Polizia statunitense è riuscita a rintracciare e bloccare l’uomo nella contea di Orange a Los Angeles, dove si era trasferito con il figlio dopo la fuga. Pertanto, intorno alle 23 di ieri la donna è arrivata a Los Angeles riabbracciando il figlio.

Ecco le parole della donna:

“Sono felicissima. Come mi ha visto, mi ha fatto il suo splendido sorriso. L’ho trovato cresciuto, molto più pesante, ormai ha sei denti e gattona velocissimo. Si mette dritto in piedi da solo, è meraviglioso essere di nuovo con lui”.

Adesso il piccolo è stato affidato temporaneamente alla madre Claudia Ciampa, poiché ci sarà un percorso giudiziario che vedrà come controparte il padre americano del bambino, con un giudice che deciderà sull’applicazione della Convenzione Internazionale de L’Aja e a chi spetterà tenerlo definitivamente.

“Ora cominceranno le udienze, di cui la prima sarà già domani. Speriamo che si risolva tutto per il meglio e al più presto, così che possiamo tornare insieme in Italia”, afferma Claudia dall’America.

L’avvocato Gian Ettore Gassani, difensore di Claudia e presidente dell’AMI ha aggiunto:

“Il ministero invita tutti alla calma e siamo d’accordo anche io e la madre. Siamo solo all’inizio di un’avventura difficile, che ci farà attendere ancora un po’ di tempo per la decisione finale del giudice sul rimpatrio della signora Ciampa e di suo figlio”.

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Napoli celebra Maradona con un raduno a lui dedicato: le ultime

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Diego Armando Maradona continua a vivere nel ricordo di chi lo ha amato e di chi ne ha ammirato le gesta, soprattutto quella città di Napoli che non lo ha mai dimenticato.

Pertanto, grazie all’idea dell’avvocato Sergio Pisani, la figura del Pibe de Oro sarà celebrata nel raduno intitolato ‘Maraduno’, che vedrà la partecipazione attiva del pubblico protagonista del primo murales umano dedicato al compianto campione argentino.

Il raduno si terrà all’Edenlandia di Napoli domenica 24 novembre, con l’obiettivo di unire i tifosi, i sostenitori di Diego e la città intera. Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare foto dei loro tatuaggi e tributi artistici dedicati al campione argentino, che verranno poi trasformati in un murales collettivo.

L’inizio è fissato per le ore 12, con un dj set a tema Maradona e proiezioni su un maxischermo. Seguiranno l’esibizione della Banda Argentina e canti in onore di Diego; la raccolta e l’esposizione di cimeli e tatuaggi tributo a Maradona, con apertura del progetto murales umano; una mostra dei cimeli storici di Maradona; la premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego e una foto di gruppo per il libro celebrativo realizzato con l’editore Cuzzolin, con le fotografie che verranno scattate dai professionisti Mario Durante e Nico Nocera.

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