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Marigliano

Denunciato un uomo a Marigliano: catturava specie protette di volatili

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I Carabinieri forestali di Marigliano hanno denunciato un 70enne incensurato di Roccarainola

L’uomo nascondeva nel suo fondo agricolo svariati volatili appartenenti a specie protette: cardellini, lucherini, verzellini e ghiandaia, tutti rinchiusi in piccole gabbie fissate agli alberi.

Per catturarli aveva costruito una trappola costituita da una rete che, manovrata a distanza, imprigionava i volatili. Sequestrate tutte le attrezzature che gli permettevano di imprigionare gli animali : gli uccelli sono stati liberati, anche con la collaborazione dei volontari della Lipu.

Cronaca

Perde il controllo della moto e si schianta contro un palo: morta una 46enne

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Una donna, secondo quanto raccolto dagli inquirenti, era da sola in moto e stava percorrendo via Ponte dei Cani, in quel di Marigliano (Na), quando, all’altezza del civico 99, è finita fuori strada impattando tragicamente contro un palo.
La vittima si chiamava Maria Foresta, 46enne, originaria di Scisciano.
Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri.

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Castello di Cisterna

Napoli, due furti in due banche nel giro di pochi minuti

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I carabinieri sono intervenuti per due distinti furti in due istituti bancari, in provincia di Napoli, nella notte.
Il primo è avvenuto a Marigliano, al Corso Umberto I 428, mentre l’altro a Sant’Anastasia, a via Madonna dell’Arco 112.
In entrambi i casi ignoti si sono introdotti negli istituti bancari spaccando le vetrine.

I carabinieri della sezione rilievi del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno appurato che a Marigliano i banditi hanno preso una cassaforte roller cash mentre a Sant’Anastasia hanno tentato di fare la stessa cosa non riuscendovi.

Le indagini sono in corso da parte delle locali stazioni e dei carabinieri di Castello di Cisterna.

(fonte: Ansa.it)

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Acerra

Questione ambientale. “no alla quarta linea del termovalorizzatore” trasmesso alla Regione Campania

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‘No alla quarta linea del termovalorizzatore’, il documento dei sindaci trasmesso al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Campania ed alla Città Metropolitana. Nove gli amministratori che hanno sottoscritto l’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale di Acerra, che punta a creare una rete tra sindaci lavorando in maniera sinergica per la tutela ambientale e sanitaria dei territori. Firmatari i Comuni di Acerra, Afragola, Brusciano, Casalnuovo di Napoli, Castello di Cisterna, Marcianise, Marigliano, Pomigliano d’Arco e San Felice a Cancello, i quali si  impegnano ad istituire un Tavolo Permanente che tenga conto di un piano d’azione per “rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”.

“La tutela della salute e dell’ambiente costituisce un obiettivo prioritario dell’azione amministrativa – recita il documento – anche e soprattutto al fine di contenere i rischi sanitari che rappresentano un problema particolarmente avvertito nelle nostre città. Il dramma ambientale di questi territori deve assurgere, in modo concreto, a ‘questione politica nazionale’ di cui i governi, nazionali e regionali, devono farsi carico per le rilevanti implicazioni sociali, umane, finanziarie ed epidemiologiche”.

I sindaci manifestano la contrarietà alla paventata realizzazione della quarta linea del termovalorizzatore di Acerra rifacendosi anche al principio di precauzione quale riferimento giuridico qualificante dell’azione amministrativa comunale al fine di prevenire e contenere ogni rischio per le proprie comunità. “Il termovalorizzatore di Acerra è l’impianto di trattamento rifiuti più rilevante della Campania ed è una delle concause che concorrono all’indice di saturazione – sottolinea il sindaco di Acerra Tito d’Errico ecco perché è fondamentale che Città Metropolitana individui questo territorio come area non idonea alla localizzazione di ulteriori impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti nel rispetto dei criteri generali stabiliti dalla Regione Campania”. Tra le richieste dei sindaci figurano:

non realizzare la quarta linea del termovalorizzatore ubicato sul territorio  di Acerra e di giungere ad un suo progressivo decremento operativo; adottare atti e provvedimenti che escludano categoricamente la realizzazione di una nuova linea di combustione dell’impianto di Acerra, la cui ricaduta, in termini di sostenibilità ambientale coinvolge i territori limitrofi oltre che l’originaria ubicazione dell’impianto; prevedere l’eventuale carico di ulteriori impianti di trattazione termica dei rifiuti diluito su tutto il territorio regionale salvaguardando le province di Napoli e Caserta; adottare atti e provvedimenti che escludano categoricamente l’insediamento di nuovi impianti  di trattamento dei rifiuti speciali nel comparto territoriale di riferimento;

prevedere forme incentivanti per i Comuni che raggiungono un’alta percentuale di Raccolta Differenziata ed un alto grado di riciclabilità del materiale riducendo al minimo i rifiuti pro capite destinati ad incenerimento; implementare percorsi di screening gratuiti in tutte le aree coinvolte in accordo con le Asl di competenza; rendere operativo con urgenza l’Osservatorio Ambientale Regionale del termovalorizzatore di Acerra previsto dall’art 21 bis della L.R. 26 maggio 2016  n. 14  coinvolgendo i rappresentanti territoriali dei Comuni interessati; implementare con urgenza le azioni di monitoraggio dei livelli di inquinamento atmosferico per i Comuni sede di impianti di trattamento rifiuti, così come previsto dall’art.21 ter della L.R. 14/2016, estendendole ai Comuni limitrofi; la partecipazione dei Comuni al recupero di energia che si ricava dal termovalorizzatore.

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