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Napoli. Ancora aggressioni al Pronto Soccorso del Cardarelli

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L’ennesimo episodio di violenza si è verificato nella notte presso il presidio ospedaliero del Cardarelli. A denunciare l’accaduto l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate“.

Nemmeno la pandemia è riuscita a fermare le continue aggressioni che si verificano troppo spesso presso i Pronto Soccorso degli ospedali campani.

Durante la notte un accompagnatore, al di fuori delle porte, ha incominciato a filmare con il telefonino il personale del pronto soccorso con l’intenzione di documentare ritardi inesistenti nell’assistenza alla propria madre. Per legge è severamente vietato filmare all’interno dei locali del pronto soccorso ed è maggiormente vietato filmare personale sanitario nell’esercizio delle sue funzioni.
Un’infermiera ha fatto presente alla persona, educatamente, il divieto di riprese audio/video, ma l’ignoranza e la violenza hanno preso il sopravvento. La donna è stata così aggredita fisicamente e verbalmente. Ancora non si conosce l’entità dell’aggressione fisica.
Dopo i fatti l’aggressore, resosi conto del terribile gesto, ha provato a scusarsi con la professionista, ma giustamente le scuse non sono state accettate.
L’uomo aveva accompagnato la madre presso il nosocomio. Ma anziché pensare a preoccuparsi per le condizioni di salute di quest’ultima ha pensato bene di aggredire il personale sanitario che la stava assistendo.
Il pronto soccorso del Cardarelli, per l’emergenza Covid, è stata riorganizzato: i pazienti prima di entrare fanno il test Covid ematico e dopo l’esito entrano in triage/rivalutazione. Tutti gli accompagnatori attendono invece all’esterno con adeguato distanziamento sociale.
Solo nel 2020 a Napoli si sono registrati ben 27 episodi simili. Giuseppe Alviti, Presidente nazionale associazione guardie particolari giurate , ha così chiesto di aumentare il numero di guardie particolari giurate ai pronto soccorso.

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