Domenico Chiariello, originario di Giugliano, ha già lasciato il carcere di Santa Maria Capua Vetere.
I fatti che lo vedevano coinvolto risalgono al maggio 2014. Un commando di tre persone con caschi integrali, arrivati a bordo di due scooter con targhe rubate nei giorni precedenti, fece irruzione all’interno del supermercato Sisa di Qualiano. Il primo rapinatore prelevó il contante dalle casse mentre i due complici, armati di pistole, bloccarono le porte. Pochi secondi dopo un carabiniere in borghese intimó l’alt ai tre rapinatori. A quel punto ci fu una sparatoria a seguito della quale Giuseppe D’Aniello morì sul colpo, colpito da un proiettile alla nuca, mentre Chiariello fu colpito al fianco. Il terzo rapinatore riuscì a scappare dopo una colluttazione con il carabiniere.
Chiariello, nonostante fosse stato colpito da un proiettile, per garantirsi la fuga rapinó la vettura di un passante, riuscendo ad arrivare all’ospedale di Giugliano, dove fu medicato e tratto in arresto. Nell’automobile rapinata fu rinvenuta anche la pistola con matricola abrasa. Il 34enne giuglianese stava scontando in regime di semilibertà da una precedente condanna per rapina aggravata (anche questa con sparatoria con le forze dell’ordine, sulla strada provinciale tra Giugliano e Parete) e sarebbe dovuto rientrare in carcere dopo poche ore. Così come lui anche D’Aniello era sottoposto agli arresti domiciliari.
Era destinatario di un cumulo di pene di 13 anni ed 8 mesi di reclusione ma sconterà il residuo della pena in una comunità.
Il tribunale di Sorveglianza di Napoli, Presidente Dott.ssa Angelica Di Giovanni ed il Giudice a latere Dott. Giuseppe Provitera, hanno accolto l’istanza dell’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord concedendo a Domenico Chiariello la possibilità di poter espiare la pena residua presso una comunità di recupero del territorio. La condanna a suo carico, era per 2 rapine pluriaggravate, possesso e detenzione di 2 armi clandestine con matricola abrasa e ricettazione delle armi e delle targhe degli scooter usate per la rapina.