Dopo sei mesi dall’elezione della segretaria “unitaria” del Circolo del PD di Arzano, dopo un congresso fortemente “unitario” e di “rilancio”, celebrato il 30 novembre e il 1 dicembre ‘19, ci si aspettava un nuovo e diverso protagonismo dell’unico Partito strutturato sulla scena locale.
Nella doppia condizione di emergenza, commissariamento dell’amministrazione ed emergenza da corona virus, il PD aveva molte possibilità di protagonismo politico e di raccolta di consensi.
Le forti azioni del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, e le scelte regionali di vicinanza alla popolazione nel momento del bisogno stanno costruendo intorno al PD un rinnovato interesse da parte dei delusi del Movimento 5 Stelle e dei tanti che faticano a farsi un convincimento politico.
Ad Arzano, forse unico caso in Campania, nel silenzio del PD la Commissione straordinaria elogia il Movimento, pubblicando un “comunicato” di propaganda, mentre la neo segretaria del PD consegna ai social locali qualche documento e un resoconto di un incontro privo di qualsiasi posizione politica.
In altri tempi, il PD avrebbe interpretato a gran voce i bisogni dei tanti buttati sul lastrico dal lockdown, avrebbe preteso chiarezza e trasparenza al governo cittadino, a partire dai ritardi negli aiuti, avrebbe utilizzato il grande consenso popolare intorno a De Luca per ricostruire un gruppo dirigente all’altezza delle nuove sfide, soprattutto dopo il manifesto del cambiamento letto dalla segretaria neoeletta Caterina Errichiello.
Oggi, l’inerzia, l’indifferenza, la lentezza continuano a “marchiare” un circolo che, evidentemente, non è stato capace di produrre una dirigenza dinamica e autorevole, a meno che, vista la lunga amicizia della segretaria con i vecchi esponenti del PD che si sono spostati in Italia Viva, non sia stata messa in piedi una precisa strategia di soffocamento: chi vivrà, vedrà.
Intanto, Nuove Generazioni e Fratelli d’Italia hanno aperto la loro campagna elettorale.
