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WUHAN, Coronavirus: c’è il divieto per il consumo della fauna selvatica

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Un argomento particolare e spesso oggetto di polemiche ha sempre colpito in misura pesante la società europea. Il covid ha messo a dura prova anche un paese altamente sviluppato come la Cina.

Oggi, dopo mesi di sopravvivenza col covid, Wuhan, focolaio principale di tutta la pandemia, ha mosso i primi passi sul tema del consumismo sugli animali selvatici.

Wuhan, ha appena vietato il consumo di tutta la fauna selvatica. Questa misura segue quelle già prese dalle città di Pechino, Shenzhen e Zhuhai. A differenza dei divieti permanenti delle città menzionate, questo di Wuhan sarà in vigore per soli cinque anni.

A darne notizia è Humane Society International attraverso le parole del dottor Peter Li, specialista in politica cinese: “Il divieto di Wuhan rappresenta un chiaro riconoscimento di quanto sia serio il rischio per la salute pubblica, collegato alla diffusione di malattie zoonotiche attraverso il commercio di specie selvatiche. Un rischio che deve essere preso sul serio se vogliamo evitare future pandemie e che non sarà certo minore tra cinque anni.”

Ora, però, servirebbe che il divieto venga (innanzitutto) allargato in tutta la Cina e su scala mondiale in tutte quelle realtà dove non è ancora stato preso in considerazione, ma anche promulgato in maniera permanente e definitivo. Effettivamente servirà a ben poco se poi fra cinque anni ci dovessimo ritrovare coinvolti nuovamente in una pandemia.

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