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Attualità

Le gravi conseguenze della didattica a distanza

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Ogni individuo ha diritto all’istruzione”. E’ così che si apre l’articolo 26 della nostra Costituzione. Ma l’istruzione è realmente uguale per tutti ai tempi del Coronavirus?

La didattica a distanza avrà senz’altro i suoi pregi, è comoda, immediata e permette agli insegnanti di entrare direttamente nelle case degli studenti senza rischi di contagio. Ma la realtà è veramente così rosea?

Sono ormai due mesi che i nostri ragazzi fanno lezione con la nuova didattica e probabilmente continueranno ancora per molto a non tornare tra i banchi di scuola: i tempi sono duri, ed il rischio di un possibile contagio in futuro fanno sì che questo nuovo metodo d’insegnamento sarà messo in atto anche a settembre.

Ma le conseguenze del non andare a scuola sono molto più gravi e lo ha evidenziato anche il Ministro dell’Istruzione francese Jean-Michel Blanquer. Tra i rischi più gravi ci sono quelli dell’abbandono e della dispersione scolastica, piaga che attanaglia l’istruzione in Campania già in tempi normali. Il coinvolgimento degli alunni, con la didattica a distanza è infatti solo parziale. Inoltre non bisogna trascurare il numero di bambini e ragazzi che a questo tipo di istruzione non possono accedere per problemi economici, non tutti possono permettersi internet a casa o un pc sul quale seguire le lezioni.

Ma il dato probabilmente più preoccupante è quello che riguarda i bambini bisognosi di sostegno. Questi ultimi, stando agli ultimi dati Istat, nelle scuole italiane sono più di 284.000. E’ possibile fare didattica a distanza con questi bambini “speciali”? La risposta è, purtroppo, negativa. La loro integrazione è già complicata durante il normale percorso scolastico. Ma con l’aiuto di ottimi insegnanti, della collaborazione tra scuola e famiglia ed un bel po’ d’empatia è possibile portare questi ragazzi e questi bambini a successi strepitosi. Questo è però impossibile su una piattaforma virtuale, dove la comunicazione è pressocché assente. Bisognerebbe mantenere l’interazione, il contatto e solo così sarebbe possibile attuare un apprendimento funzionale.

Dopo anni di lotte per arrivare alla parità dell’istruzione, uguale per tutti e che tenga conto di un Piano Educativo Individualizzato per gli alunni con disabilità, questi ultimi sono stati nuovamente gettati nel dimenticatoio e ai margini della società. L’istruzione diviene, con la didattica a distanza, un’istruzione d’élite, destinata a salvaguardare i bisogni non “di tutti e di ciascuno” ma quelli di pochi e comunque, non dei più deboli.

La scuola ci insegna a capire la realtà. Andare a scuola significa aprire la mente e il cuore alla realtà, nella ricchezza dei suoi aspetti, delle sue dimensioni“.
(Papa Francesco)

Ma sarà realmente aperto e vicino alla realtà il cuore di coloro che hanno così organizzato il “nuovo” sistema d’istruzione??

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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Il piccolo Ethan riabbraccia finalmente la madre Claudia: “Sono felicissima”

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una madre e di un figlio che si sono ritrovati dopo circa tre mesi.

Si tratta del piccolo Ethan, che ha finalmente riabbracciato la madre Claudia, dopo che lo scorso agosto il padre del piccolo nonché ex marito della donna, Eric Howard Nichols, le aveva sottratto con l’inganno il bambino mentre erano in vacanza in Puglia.

Tuttavia, la Polizia statunitense è riuscita a rintracciare e bloccare l’uomo nella contea di Orange a Los Angeles, dove si era trasferito con il figlio dopo la fuga. Pertanto, intorno alle 23 di ieri la donna è arrivata a Los Angeles riabbracciando il figlio.

Ecco le parole della donna:

“Sono felicissima. Come mi ha visto, mi ha fatto il suo splendido sorriso. L’ho trovato cresciuto, molto più pesante, ormai ha sei denti e gattona velocissimo. Si mette dritto in piedi da solo, è meraviglioso essere di nuovo con lui”.

Adesso il piccolo è stato affidato temporaneamente alla madre Claudia Ciampa, poiché ci sarà un percorso giudiziario che vedrà come controparte il padre americano del bambino, con un giudice che deciderà sull’applicazione della Convenzione Internazionale de L’Aja e a chi spetterà tenerlo definitivamente.

“Ora cominceranno le udienze, di cui la prima sarà già domani. Speriamo che si risolva tutto per il meglio e al più presto, così che possiamo tornare insieme in Italia”, afferma Claudia dall’America.

L’avvocato Gian Ettore Gassani, difensore di Claudia e presidente dell’AMI ha aggiunto:

“Il ministero invita tutti alla calma e siamo d’accordo anche io e la madre. Siamo solo all’inizio di un’avventura difficile, che ci farà attendere ancora un po’ di tempo per la decisione finale del giudice sul rimpatrio della signora Ciampa e di suo figlio”.

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Napoli celebra Maradona con un raduno a lui dedicato: le ultime

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Diego Armando Maradona continua a vivere nel ricordo di chi lo ha amato e di chi ne ha ammirato le gesta, soprattutto quella città di Napoli che non lo ha mai dimenticato.

Pertanto, grazie all’idea dell’avvocato Sergio Pisani, la figura del Pibe de Oro sarà celebrata nel raduno intitolato ‘Maraduno’, che vedrà la partecipazione attiva del pubblico protagonista del primo murales umano dedicato al compianto campione argentino.

Il raduno si terrà all’Edenlandia di Napoli domenica 24 novembre, con l’obiettivo di unire i tifosi, i sostenitori di Diego e la città intera. Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare foto dei loro tatuaggi e tributi artistici dedicati al campione argentino, che verranno poi trasformati in un murales collettivo.

L’inizio è fissato per le ore 12, con un dj set a tema Maradona e proiezioni su un maxischermo. Seguiranno l’esibizione della Banda Argentina e canti in onore di Diego; la raccolta e l’esposizione di cimeli e tatuaggi tributo a Maradona, con apertura del progetto murales umano; una mostra dei cimeli storici di Maradona; la premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego e una foto di gruppo per il libro celebrativo realizzato con l’editore Cuzzolin, con le fotografie che verranno scattate dai professionisti Mario Durante e Nico Nocera.

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