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Pronti più di cento licenziamenti all’Aeroporto di Capodichino

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Siamo in tempi di crisi, si sa. Ma forse alcuni settori approfittano un po’ troppo della crisi economica per volgere certe questioni a loro favore.

E’ questo probabilmente il caso della Gesac, la nota azienda che si occupa della gestione delle varie aree all’interno dell’Aereoporto di Capodichino che ha deciso di mandare sul lastrico più di cento famiglie che fino ad oggi operavano nei servizi dell’indotto aeroportuale, dai carrellini portabagagli agli operatori addetti all’assistenza dei disabili.

A dichiararlo è stato il segretario regionale Cnal Trasporti Antonio Ronghi che annuncia l’intenzione di passare quanto prima alla protesta. Quest’ultima è ancora più motivata se si considera che la Regione Campania e la Città metropolitana di Napoli sono soci di Gesac e partecipano alla ripartizione dei dividendi.

E’ per questo che ci si chiede se De Luca e De Magistris condividono la politica dei licenziamenti adottata dalla Gesac, il che sarebbe in totale contrasto con le tante rassicurazioni di interventi a tutela del lavoro e a favore dei più deboli che provengono, particolarmente in questa emergenza Covid-19, dalle massime espressioni della Regione Campania e della Città Metropolitana di Napoli.

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