AFRAGOLA – La situazione politica non fa sperare a nulla di buono per quanto riguarda il futuro prossimo post-covid. Come abbiamo ampiamente scritto sulle nostre pagine, il sindaco Grillo ha solo goduto dell’emergenza per ottenere una tregua fisiologica dettata dal momento ma che in realtà nulla aveva risolto dopo il secondo ritiro delle sue dimissioni. I dissidi interni sempre esistiti, durante l’emergenza sanitaria si sono addirittura acuiti e il fuoco non ha fatto altro che covare sotto la cenere.
Oggi, che la pandemia è quasi vaporizzata, con l’apertura di tutte le attività commerciali prevista per lunedì prossima, la politica afragolese sembra che si voglia buttare dietro i problemi della pandemia e continuare a perpetrare l’assalto alla diligenza interrotta durante il periodo di quarantena.
L’altro ieri sera nella biblioteca comunale, durante la riunione di maggioranza, dove si sono riuniti sindaco, consiglieri di maggioranza e assessori si è consumato un altro epilogo triste di questa classe dirigente che altro non fa che pensare i propri interessi e mai quelli della città.
Sul banco degli imputati il documento della Lega redatto dal coordinatore cittadino e consegnato nelle mani del sindaco dove si delegittimava l’assessore Camillo Giacco, considerandolo come un assessore che non rappresenta gli interessi della Lega. Su questo punto il sindaco Claudio Grillo ha voluto vederci chiaro interrogando il gruppo consiliare e sapere da che parte fossero schierati i tre consiglieri. Pronta la risposta del capogruppo Benito Zanfardino seguito a ruota da Francesco Fusco e Maria Carmina Sepe che pur confermando il documento redatto dalla segreteria – almeno questo pensiero è valido per gli ultimi due – loro ritengono giusto lasciare al proprio posto l’assessore all’ecologia.
Da indiscrezioni raccolte, però visti anche i forti legami che intercorrono tra l’imprenditore Fusco, la famiglia dell’ex Fratelli d’Italia e l’ex senatore, questa in realtà rappresenta solo una prima mossa ma che alla prossima “chiamata alle armi” dell’ex senatore, almeno questi due risponderanno “obbedisco”.
Incassato l’appoggio – almeno momentaneo – del suo gruppo consiliare, Camillo Giacco continua a tessere la sua tela antizio. Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo pare che di questa nuova tela ne voglia approfittare anche il sindaco Claudio Grillo ma di questo ne parleremo più avanti in quest’articolo.
Chiusa la vicenda Giacco, durante la riunione di maggioranza, visto lo sfaldamento del gruppo consiliare di “Forza Italia”, chi tenta di approfittare a spallate, volendosi far largo tra le macerie di questa maggioranza è il gruppo di “Campania Libera” che, avendo dimostrato di essere il gruppo più saldo e fedele all’appoggio incondizionato al sindaco rispetto al resto della maggioranza, chiede a gran voce un rimpasto delle deleghe. L’obiettivo del gruppo verdeblu è quello di conquistare la deleghe alle Politiche sociali e darle in mano a Cristina Acri.
Qui, il sindaco dà una bella lezione di vita a tutti. Invitando i presenti a non comportarsi da sciacalli sul cadavere di un uomo. Le difficoltà, secondo la fascia tricolore, sono temporanee e bisogna avere rispetto per gli uomini prima di tutto e poi per il cammino politico intrapreso in condivisione con gli altri. Chapeau al sindaco.
Ma poi, diciamoci la verità, dare le Politiche Sociali ad Acri, costituirebbe un vero e proprio suicidio politico, visto il triste passato dell’assessora e di suo marito, che vive un futuro incerto per colpa proprio della gestione di alcune cooperative sociali sul territorio. Per non parlare del ruolo che la figlia di Cosimo Boemio, zio del Consigliere Antonio Boemio, ricopre all’interno di altre cooperative sociali, tra l’altro operanti anche all’interno dell’Ambito di competenza. Questa sarebbe la mossa giusta che il sindaco deve fare per vedersi arrivare finalmente la Commissione d’Accesso ad Afragola e passare alla storia come il sindaco dello scioglimento.
Appurato lo sciacallaggio e l’assalto alla diligenza di alcuni gruppi della maggioranza, il primo cittadino incassa l’ennesima delusione dai suoi e cerca di cambiare strategia. Stavolta la volontà del sindaco è drastica. Visto che con quest’andamento è acclarato anche il futuro stallo della città, il sindaco sta pensando ad un vero e proprio ribaltone in aula.
Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo pare che il sindaco voglia approfittare dei buoni uffici aperti tra l’assessore Giacco al quale non ha mai fatto mancare la sua fiducia e il Consigliere di opposizione Gennaro Giustino, per scaricare una volta e per sempre la Lega, portarsi in maggioranza “A Viso Aperto”, riportare i numeri dalla sua parte e tentare di costruire qualcosa di buono in questi tre anni che gli restano per governare.
Ovviamente così facendo si ritroverebbe un’opposizione anomala formata da Lega-PD che mai si potrebbero sposare sotto la stessa veste ideologica ma soprattutto idealistica. Quindi con un’opposizione debole e portandosi dentro menti del calibro di Giustino, la maggioranza potrebbe avere quella marcia in più che oggi non ha. Poi si dovrebbe vedere come la prendono i vari Montefusco, Ausanio e Affinito, fatti loro, per il primo cittadino. Di sicuro conquisterebbe e rafforzerebbe le simpatie verso i vari De Stefano, Moccia e la stessa Izzo ultima dissidente. Un ribaltone vero e proprio insomma, nei modi e nelle idee.
Indiscrezioni però che non trovano riscontro, almeno fino ad ora, dalla parte di “A viso Aperto”. Gennaro Giustino è colui che ha portato il manichino in aula, colui che ha chiesto la prima sfiducia al sindaco e che ha litigato anche col PD, rompendo definitivamente il legame di opposizione unita, sulla presentazione della seconda sfiducia, dove il PD si è rifiutato di firmarla. Sarebbe una vera e propria anomalia passare in maggioranza ma se la maggioranza facesse capire di accogliere anche le sue idee di governo non diventa neanche impossibile questo scenario. D’altronde si sa, solo gli stupidi non cambiano mai idea.
Giustino politico anomalo, eclettico ed istrionico, in realtà male si sposerebbe con il pragmatismo del primo cittadino ma forse nessuno si aspettava nemmeno i dialoghi tra il leader di “A viso Aperto” e l’assessore Giacco e nella vita politica si sa, mai dire mai. Staremo a vedere.