Come riportato da Il Mattino, ad un mese dalla maturità, ancora troppe sono le incertezze. Il Consiglio Superiore afferma che gli esami non sono sicuri e sarebbe meglio farli a distanza. Ma non tutti sono d’accordo e così salgono i dubbi. Il tira e molla tra bozze di decreti, pareri e ed annunci sta mandando in crisi gli studenti e le famiglie italiane.
Tra gli interrogativi da sciogliere ci sono le procedure con cui si svolgeranno gli esami di stato ed il ritorno tra i banchi a settembre. I primi tentennamenti hanno riguardato l’esame della Scuola Secondaria di I grado (ex Medie). Si sarebbe dovuto svolgere in presenza ma gli esperti hanno affermato che, considerata l’emergenza sanitaria, ciò sarebbe stato impossibile. Si svolgerà così online ma ancora incerte sono le date, poiché le amministrazioni scolastiche hanno chiesto più tempo per organizzarsi.
Per quanto concerne la Maturità, le domande sono tantissime: come sanificare i locali? Si svolgerà con l’obbligo di mascherina? Ci saranno termoscanner all’ingresso? E i guanti e il disinfettante? L’unica certezza (ammesso che non verrà nuovamente messa in discussione) sembra essere quella dell’unica prova d’esame in presenza col candidato seduto di fronte alla commissione. Quest’ultima sarà composta da 6 docenti interni ed un presidente esterno. Per un totale di 8 persone. Ma la famiglia e gli amici potranno assistere all’esame?
La Maturità sarà così il banco di prova per capire se le scuole sono pronte per il rientro a settembre. Ma i dubbi sono troppi, e l’attenzione è rivolta più che mai all’emergenza sanitaria. Ovviamente la salute e la sicurezza vengono prima di tutto. Le indecisioni sono state accentuate ieri dal Consiglio Superiore della pubblica istruzione che ha affermato che in mancanza di un protocollo di sicurezza nazionale stringente è indispensabile prevedere che gli esami di maturità si svolgeranno a distanza.
Il Ministero dell’Istruzione fa sapere però che il Protocollo di sicurezza arriverà a breve. Probabilmente lo studente potrà avere un solo accompagnatore e per ogni esame dovrà essere assicurata l’igienizzazione dell’ambiente. Nel protocollo si farà sapere anche come si intende procedere per il rientro a settembre. Per i più grandi tornerà probabilmente la didattica a distanza, divisi in piccoli gruppi alterni. Ma torneranno così anche le problematiche relative all’assenza di connessione, alla mancanza di dimestichezza con i mezzi tecnologici degli insegnanti più anziani, la carenza di mezzi delle famiglie in condizioni non proprio agiate e per ultimo, ma non per ordine d’importanza, le asperità e l’impossibilità della didattica a distanza per i ragazzi che hanno problematiche d’apprendimento come DSA, Bes, autismo e disabilità.
Da chiarire sarà anche il ritorno in aula dei più piccoli, possibilmente non in classi pollaio. Andranno divisi, quindi, in gruppi. Ma dove sono i docenti per tutti?