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AFRAGOLA. Assistenza domiciliare per i pazienti Covid-19, Tuccillo: “Era ora! Ottima notizia”

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La Regione ha approvato il protocollo per l’assistenza domiciliare dei pazienti Covid-19.

Sulla vicenda è intervenuto il Consigliere di Opposizione Mimmo Tuccillo, che, attraverso la sua pagina Facebook, ha affermato:

Era ora! L’Unità di Crisi della regione Campania ha approvato finalmente il protocollo per l’assistenza domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19. Si tratta di una ottima notizia, specie se, come mi auguro, troverà rapida applicazione (ma un esempio positivo è già in atto nella ASL di Caserta).

In questo modo, infatti, – continua Tuccillo – come avevo auspicato e richiesto ripetutamente, il paziente potrà essere seguito a casa da un’equipe di specialisti, le cosiddette Usca, che si confronterà con il medico di base per le cure appropriate. Si riempie così quel vuoto in cui spesso il paziente è rimasto, in tanti casi, in sospeso in attesa di una risposta e di una verifica tempestiva sulle proprie condizioni di salute e sull’eventuale contagio.

Le prime cure, per i casi ovviamente non gravi e bisognosi di ospedalizzazione, potranno essere portate direttamente a domicilio. Sarà ovviamente l’Asl a dover fornire in questo caso tutti i dispositivi di protezione e i farmaci per apportare le prime cure.

Ora – spiega il Consigliere di Opposizione – anche i Sindaci dovrebbero muoversi, per integrare l’equipe con la presenza degli assistenti sociali, al fine di verificare le condizioni abitative dei pazienti e dei loro familiari: dal momento che molti contagi si sono diffusi proprio all’interno di uno stesso nucleo familiare. Nel caso di inadeguatezza dell’abitazione i Sindaci devono attivarsi per chiedere la collocazione in strutture, appositamente individuate, al fine di evitare il diffondersi del contagio all’interno delle unità familiari. 

Sono convinto – conclude l’ex Sindaco – che solo seguendo questa strada sarà possibile tenere sotto controllo e contrastare efficacemente ogni possibile ripresa dell’epidemia“.

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