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De Magistris tratta col Pd. Da Città Metropolitana al “metodo Ruotolo” parte la “missione Nazareno”

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L’ultima bomba arriva da Roma. Fra un anno si vota e De Magistris corre ai ripari. Vuole il Pd. E lo vuole a tutti i costi. Stando alle ultime indiscrezioni trapelate dal partito romano, il sindaco napoletano tenta la carta della salvezza per non chiudere con la politica. Legittimo, per carità. Del resto l’apertura (sgangherata) a Zingaretti subito dopo il congresso dem aveva fatto presumere una questione simile. Detto e fatto. Dopo aver sondato il terreno col M5S tramite l’amico Roberto Fico, l’ex pm ha un sogno nel cassetto. Archiviare il decennio partenopeo e aderire al Pd. Sempre secondo tali indiscrezioni, De Magistris incontrerà settimana prossima Zingaretti a Roma per avviare definitivamente la trattativa. Sul tavolo l’alleanza coi democrat a Palazzo San Giacomo per il 2021, anno del ritorno alle urne. Al momento la strada verso il Nazareno sembra in discesa. A Città Metropolitana il Pd governa (insieme a Forza Italia) col sindaco napoletano. In consiglio comunale siede all’opposizione. Un’anomalia grande quanto il mondo che il Pd continua a non spiegare ai propri elettori.

Ma questa è un’altra storia. Alle ultime elezioni suppletive il partito di Zingaretti ha suggellato l’accordo con De Magistris candidando Ruotolo al Senato. Insomma, le premesse ci sono tutte. Starà a Zingaretti legittimare l’ex europarlamentare Idv. Ma in cambio di cosa? Cerchiamo di fare ulteriormente chiarezza.  Il segretario nazionale dem chiederà pieno sostegno al Pd alle prossime Regionali in Campania. Che non significa sostenere De Luca. Negli ambienti dem le due cose sono distinte per motivi storici. Ma anche questa è un’altra storia. Se i rumors venissero confermati dai fatti, immaginate per un attimo De Magistris fare campagna elettorale al fianco di De Luca dopo averlo criticato in lungo e in largo. Immaginatelo solo per un secondo. Le risate a crepapelle. Ma in politica succede questo e tanto altro. Pure perché molti consiglieri comunali di maggioranza, fra cui Mundo, Coppeto e Sgambati, o si candideranno nelle fila deluchiane o hanno aderito a forze politiche distanti dal primo cittadino.

Questo è il punto. In parole povere De Magistris tenta di colmare il fuggi fuggi interno alla sua coalizione di governo e che accelera senza troppe cerimonie la fine della sua consiliatura. Che potrebbe sfociare in una (vera) mozione di sfiducia. Diciamocela tutta. De Magistris ha bisogno di garantirsi il futuro. Senza partito non va da nessuna parte. Senza garanzie romane e senza tutele della politica. Niente di niente. Su ciò che ha fatto da sindaco di Napoli il sipario cala ancor prima di iniziare a discutere. A questo punto la domanda sorge spontanea. Dalle parti del Nazareno conoscono la storia della città degli ultimi 10 anni? E soprattutto quale sarà la posizione del Pd locale? Mistero della fede. Anche perché bisogna capire cosa metterà sul tavolo De Magistris per l’adesione democrat. Capitolo 2021. Onestamente ci viene da ridere. Il popolo napoletano non voterebbe nemmeno sotto tortura alcun candidato sponsorizzato da De Magistris. Anzi. Lo stesso De Magistris sarebbe una zavorra per il candidato sindaco in salsa Pd misto con l’arancione. Nei prossimi giorni non sono escluse altre novità sulla ultima chance di sopravvivenza del sindaco che vinse cavalcando l’antipolitica prima di tutti.

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Covid-19 in Italia. I dati del giorno: più di 450 i decessi nelle ultime 24 ore

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Sono 23.987 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia quest’oggi, venerdì 26 marzo, a fronte di 354.982 tamponi eseguiti.

Il tasso di positività, secondo il bollettino del Ministero della Salute e della Protezione Civile, si attesta come giovedì al 6,8%.

Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 457, per un totale di 107.256 dall’inizio della pandemia.

Aumentano di 8 unità le terapie intensive (3.628 in tutto), mentre sono 48 in più i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid.

I guariti odierni sono 19.764.

Sono 3.628 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 8 più rispetto a giovedì nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 288.

Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 28.472 persone per coronavirus, in aumento di 48 unità rispetto alle 24 ore precedenti.

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Coronavirus. La situazione in Campania: il bollettino dell’Unità di Crisi

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Quest’oggi, venerdì 26 marzo, come di consueto, l’Unità di Crisi della Regione Campania ha comunicato il consueto bollettino quotidiano relativo alla situazione del Coronavirus in Campania.

Questi i dati del giorno:

Positivi del giorno: 1.947 (*)
di cui
Asintomatici: 1.250 (*)
Sintomatici: 697 (*)
* (Positivi, Sintomatici e Asintomatici si riferiscono ai tamponi molecolari)
Tamponi molecolari del giorno: 18.599
Tamponi antigenici del giorno: 3.394
Deceduti: 42 (24 deceduti nelle ultime 48 ore, 18 deceduti in precedenza ma registrati ieri)
Totale deceduti: 5.158
Guariti: 2.894
Totale guariti: 226.818
Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656
Posti letto di terapia intensiva occupati: 181
Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (Posti letto Covid e Offerta privata)
Posti letto di degenza occupati: 1.586

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CAMPANIA. Nuova ordinanza pronta: riaperti mercati con percorsi separati

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Il Governatore De Luca sta limando gli ultimi dettagli prima di annunciare e, pubblicare, probabilmente in giornata, una nuova ordinanza.

Con quest’ultima, sulla base degli ultimi dati acquisiti in relazione alla situazione epidemiologica, a modifica della precedente ordinanza numero 10, la Regione Campania dispone che le attività mercatali relative ai generi alimentari, agricoli e florovivaistici sono consentite.

Le attività saranno, però, subordinate all’adozione da parte dei Comuni di piani di sicurezza finalizzati a regolare gli accessi alle aree mercatali, con percorsi separati, a evitare assembramenti e comunque nel rispetto dei protocolli di sicurezza

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