“Io invece sono scivolata via e continuo a scivolare anche adesso, dentro queste righe che vogliono darmi una storia mentre in effetti non sono niente, niente di mio, niente che sia davvero cominciato o sia davvero arrivato a compimento: solo un garbuglio che nessuno, nemmeno chi in questo momento sta scrivendo, sa se contiene il filo giusto di un racconto o è soltanto un dolore arruffato, senza redenzione“. (La vita bugiarda degli adulti, Elena Ferrante).
Chissà se la misteriosa Elena Ferrante ha fatto qui un velato riferimento alla sua storia personale e al suo passato. Chissà se, come fa scrivere a Giovanna, la protagonista di “La vita bugiarda degli adulti” anche lei pensa che le sue righe “vogliono darle una storia o in effetti non sono niente”. C’è Napoli, c’è il rapporto conflittuale con gli adulti, ci sono due mondi in conflitto e Giovanna si addentra in essi, cercando di non perdersi, in bilico tra la trivialità ed il mondo fine che la circonda, tra i ricordi felici dell’infanzia e la vita,”bugiarda”, degli adulti.
L’ambientazione del nuovo romanzo è simile a quella de “L’amica geniale“, ma questa volta anziché andare in onda sotto forma di fiction, il nuovo libro sarà portato sugli schermi da Netflix e Fandango.
Inserita dal Time tra le 100 personalità più influenti dell’anno, l’autrice continua la sua carriera all’apice del successo.