DE MAGISTRIS: “UN ERRORE LA MANCATA NOMINA DI DI MATTEO”
IL SINDACO DI NAPOLI LUIGI DE MAGISTRIS SI DICE PRONTO ALLE BATTAGLIE PER L’ACCERTAMENTO DI RESPONSABILITÀ POLITICHE
di Carmine D’Argenio
Nel giorno in cui, a seguito delle polemiche abbattutesi sul Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, per paventate presunte interferenze sulla nomina nel 2018 del capo Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, il guardasigilli risponde al question time alla Camera, dissipando qualsiasi dubbio di interferenza diretta o indiretta, quando nel giugno di quell’anno decise di non nominare il magistrato Nino Di Matteo al vertice del Dap, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, chiamato in causa dai media, sull’argomento ritiene un errore quello di non aver affidato la gestione di materie così delicate e fondamentali come il 41 bis ad un uomo di legge dello spessore di Di Matteo.
“Quest’ultimo non avrebbe mai concesso le scarcerazioni di criminali dalla grandissima portata. – Il tema che ha scatenato l’intera polemica finita alla Camera è l’uscita dalle carceri di condannati al carcere duro a causa dell’ingarantibilità dell’incolumità delle condizioni fisiche di salute al sopraggiungere dell’epidemia da Coronavirus -. Tuttavia il Governo non è in bilico: su questo argomento c’è solo la responsabilità politica di un ministro che all’epoca non ha nominato Antonino Di Matteo, ed oggi non si è opposto alle scarcerazioni eccellenti.
Anche se è lo stesso Primo ministro Conte a non utilizzare la benzina che il popolo gli sta offrendo, unendosi e stringendosi a lui per superare questo terribile momento di crisi senza precedenti. Se non avrà più coraggio e maggior concretezza, verrà spazzato via, non da un altro governo, ma dalla storia.
Dovrà intensificare il lavoro, dai Trasporti alla Sanità. Finora il servizio pubblico locale ha retto bene: ma il 18 maggio, con il ritorno di tutte le attività lavorative, se non arrivano i soldi del governo, si va verso una dura complicanza del settore.
La Sanità va risollevata dal collasso regionalistico di un sistema che non ha funzionato. Anche in Campania, nelle case di riposo, troppi focolai mal considerati. Non di meno l’industria del nostro paese, che non riesce neanche a produrre le mascherine, paga il prezzo dello smantellamento.
Sono pronto ad andare punto su punto a far chiarezza sulle responsabilità politiche. Più andiamo avanti e più si ricostruisce la verità: chi rimane senza lavoro, chi perde la propria attività, chi ha perso un proprio caro, deve aver giustizia e verità. Dal turismo alla cultura, dal commercio all’ artigianato, dobbiamo ripartire tutti insieme per sovvertire e ribaltare una crisi così profonda“.
Infine sulle possibili regionali a luglio, il sindaco De Magistris ritiene uno smacco al popolo parlarne adesso, nel momento della drammatica ricostruzione di un tessuto socio-economico così provato, promettendo battaglia al momento giusto.