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Campania, protesta dei commercianti: la risposta dell’Assessore Cinque

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L’ASSESSORE REGIONALE AL BILANCIO ETTORE CINQUE RISPONDE AI CITTADINI

di Carmine D’Argenio

L’ Assessore Regionale al Bilancio Ettore Cinque risponde a cittadini e commercianti all’interno del programma di Gianni Simioli – La Radiazza – su Radio Marte.

E lo fa proprio mentre, dopo le proteste della consegna delle chiavi dei negozi in numerose città d’Italia, anche in Campania, in queste ore, in molte cittadine sta scattando la protesta soprattutto di quelle categorie escluse dalla riapertura del 18 maggio, come parrucchieri, estetisti, piuttosto che bar e ristoranti, ai quali lo stesso Assessore aggiunge i mercatali, disposti a commisurarsi a qualsiasi regola pur di rimettersi in moto.

La rassicurazione è quella sulla tempistica, da sempre adottata anche dal Governo stesso, che fa leva sull’anticipo delle date di apertura in caso di corretto comportamento civico e sanitario, elemento principale per continuare a tenere il freno tirato sull’epidemia del secolo da Coronavirus.

Chi ha accumulato le riserve in questi anni deve attingere. Non è possibile che aziende che fino ad un mese e mezzo fa fatturavano milioni di euro, oggi non ce la fanno praticamente a mettere il piatto a tavola per sé e dipendenti. 

Per chi è veramente in difficoltà, invece, bisogna erogare subito e senza ritardi, altrimenti si rischia di aggravare ancor di più la situazione. La Regione Campania dal canto suo ha stanziato altri 180 milioni per garantire le Casse in deroga. 

I bonus da 2000 euro agli esercenti servono invece per coprire i mesi di chiusura, quindi prima ricominciamo a lavorare e prima ci rimettiamo in moto oltre queste misure: per tutti i negozi in apertura al 1 di giugno, se l’andamento epidemiologico dovesse mantenersi al ribasso, tale data potrà anche esser rivista e anticipata. (Altro capitolo di cui si è occupato dalla prim’ora è quello dell’aumento delle pensioni minime)

Direttamente con l’INPS, come Regione, abbiamo ottenuto la semplificazione per il bonus pensione a 250mila pensionati che potranno singolarmente andare a ritirarlo esattamente come fanno per la pensione ordinaria. Una regione che vuole intervenire velocemente nel mettere i soldi in tasca ai suoi cittadini, va in direzione proprio dei pensionati, perché sono quelli che rimettono in moto almeno l’economia domestica“.

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