AFRAGOLA – È vero il Sindaco Grillo si è dato molto da fare durante questa emergenza sanitaria, si è prodigato molto e il suo impegno è stato oggettivo. Purtroppo era prevedibile che da solo non poteva prevedere tutte le problematiche che un’emergenza di questa portata portava con se. Poi mettiamo pure che chi doveva dargli una mano ha pensato a fare la gara alla visibilità e il C.O.C. si è rivelato solo una vetrina dove ognuno ha potuto fare la vecchia meretrice con la spilla (non spigola) appuntata al petto. Il resto poi va da sé.
Il Sindaco in realtà però ha solo pensato a mettere una pezza dietro l’altra alle varie falle che si aprivano nel madiere della propria imbarcazione. Non ha mai avuto visioni su quella che poteva essere una cura omeopatica alla malattia. Non ha mai emesso un’ordinanza o pensato ad un provvedimento per prevenire un problema prima che si presentasse. Forse anche per questo, così come a Casoria e in altri comuni si è avuto un alto tasso di contagio.
Chi invece, a nostro modesto avviso, ha avuto la brillante idea per prevenire il peggio e per il bene della collettività è l’ex Consigliere Vincenzo Concas che attraverso la propria Associazione V.A.S. (Verde, Ambiente e Società) ha protocollato la proposta di ripristino del Punto di Primo Soccorso che si trova tra la fine di via Amendola e l’inizio di Corso A. De Gasperi nei pressi della sede dell’Asl Na2.
Un’iniziativa davvero lodevole. Infatti attraverso la riapertura di quel presidio sanitario si può mettere a disposizione della cittadinanza afragolese e delle città vicine uno screening massivo attraverso l’esame del tampone prelevato direttamente dai veicoli così come fatto ai caselli autostradali nei giorni scorsi. Non solo, il ripristino del punto di primo soccorso – ricordiamolo costato diversi milioni di euro alla cittadinanza afragolese nel 2001 – potrebbe anche funzionare da struttura sanitaria che permette l’alleggerimento del lavoro al nosocomio di Frattamaggiore per la presa in carico dei vari codici gialli e arancioni, così come scrive lo stesso Vincenzo Concas sul suo profilo Facebook: “È necessario riaprire il “PUNTO DI PRIMO SOCCORSO” di Afragola. Gli ospedali di Napoli sono impegnati a fronteggiare il coronavirus e quello di Frattamaggiore è affollato. Tutte le urgenze comprese nel “codice giallo” possono essere soddisfatte dal P. P. S. esistente ad Afragola. Visto il momento drammatico che sta vivendo la nostra comunità, si chiede al Sindaco di Afragola d’intercedere presso il Direttore Generale DELL’ASL NA 2 NORD, affinché venga riattivato nel più breve tempo possibile il PUNTO DI PRIMO SOCCORSO già esistente sul territorio della nostra città. Tale struttura fu realizzata nel 2001 con la spesa di svariati milioni di lire.
Lo scopo di tale presidio era quello di arginare tutte quelle richieste concentrate nei codici gialli :DOLORI AL PETTO PRECORDIALI,BAMBINI CON FEBBRE ALTA, USTIONI, TAGLI, FERITE, TRAUMI, ecc. È necessaria pertanto dare quel minimo di assistenza a quei cittadini affetti da malanni minori ed evitare loro di recarsi negli ospedali maggiori affollati e… infettivi. Si sollecita pertanto il Sindaco di Afragola, responsabile della sanità sul territorio a chiedere al Direttore generale DELL’ASL NA 2 NORD la riapertura ed il ripristino dell’importantissima struttura per i motivi suddetti Per un lungo periodo gli ospedali napoletani saranno impegnati a fronteggiare l’emergenza COVID 19. Il nosocomio di Frattamaggiore è come sempre affollato”.